Comune di Benevento
Consiglio comunale, il M5s attacca: nessuna forzatura in direzione del decisionismo

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“Il M5S, nella seduta consiliare del 29 agosto, ha messo in atto una strategia ostruzionistica per dare un chiaro segnale alla maggioranza che governa la città: nessuna forzatura in direzione del decisionismo. Ogni qual volta si violeranno regolamenti (in questo caso il Regolamento contabile del Comune) e prassi consolidate il gruppo pentastellato si metterà di traverso. Questo il senso delle sospensive e delle pregiudiziali presentate su ciascuno dei tre punti all’ordine del giorno”. Lo scrivono in una nota Marianna Farese e Nicola Sguera, consiglieri comunali del M5s a Palazzo Mosti.
“In particolare, sulla questione del GAL, – aggiungono – ci è parso contraddittorio che da una parte la Chiusolo rivendicasse il ruolo fondamentale del Consiglio, dall’altra Mastella confessasse come l’accordo con la controparte politica, anch’essa evidentemente interessata alla gestione dei corposi finanziamenti previsti, cioè il PD, sia arrivato in zona Cesarini, costringendo a questo precipitoso voto. Ribadiamo il rischio concreto che i GAL si trasformino nell’ennesima modalità, in cui le classi dirigenti meridionali eccellono, per accaparrarsi risorse senza incidere realmente sui processi produttivi.
Il M5S è già impegnato, a livello regionale, in un’azione di monitoraggio. Lo farà anche nel territorio sannita. Scontato il nostro voto negativo sul bilancio previsionale che non ha subito che modifiche impercettibili rispetto a quello elaborato dalla giunta precedente, con un indecoroso copia-incolla della relazione allegata, che ci ha fatto parlare di una giunta Mastella-Pepe nei fatti. Possibile che in due mesi non fosse possibile dare un tratto, uno almeno che segnasse quella discontinuità rivendicata a parole e smentita dai fatti? Insomma si poteva e si doveva fare molto di più.
In che direzione? Facciamo solo degli esempi. Se sul fronte delle entrate queste vengono stabilite sulla base degli anni precedenti e sulla stima degli introiti tributari, sul fronte delle spese si potevano iniziare a tagliare di almeno un terzo le consulenze, i servizi esterni e i costi della politica e utilizzarli per abbattere i costi dei servizi a domanda individuale, tra cui la mensa, o prevedere uno sgravio dell’imposizione tributaria attraverso il baratto amministrativo, uno dei cavalli di battaglia della recente campagna elettorale. È sconcertante che da un lato si plaude ai cittadini beneventani che volontariamente ripuliscono zone della città e dall’altro non si fa un gesto concreto per ristorarli di tale impegno. E cosa aggiungere sulla convocazione delle commissioni ad horas? Ben quattro nella mattinata che ha preceduto il consiglio.
Se si vogliono condividere le decisioni con il consiglio – concludono Farese e Sguera – si dovrebbe dare ai consiglieri il tempo di esaminare ciò che verrà discusso. Questo Consiglio, invece, viene usato come mero strumento di ratifica. Ci auguriamo un veloce cambio di passo affinché questo organo si riappropri del suo ruolo istituzionale e cioè di rappresentanza della volontà popolare.