Sindacati
Accorpamento delle Camere di Commercio, la Uil attacca la Giunta Campese

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Nota del segretario responsabile della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento al presidente della Camera di commercio di Benevento, Antonio Campese, e ai componenti della giunta Gianluca Alviggi, Antonio Catalano, Aurelio Grasso e Michele Pastore.
“La scrivente Segreteria territoriale Uil Fpl di Benevento, in ordine alla seduta di giunta del 29.07.2016, – si legge nella missiva – fa presente che all’ordine del giorno risultano essere iscritti argomenti che andrebbero trattati preventivamente con le Organizzazioni sindacali, come la nuova macrostruttura per l’attuazione di nuove linee programmatiche e la programmazione triennale e annuale del fabbisogno di personale.
Inoltre, per quanto concerne l’accorpamento delle Camere di commercio di Avellino e Benevento sarebbe il caso di aspettare l’approvazione del relativo decreto ministeriale. Infine, sulla questione della nomina di altri dirigenti, addirittura tre, provenienti dalla Camera di commercio di Salerno, si è dell’avviso che l’operazione non sia proprio possibile stante la vigenza della norma che prevede che si possono costituire rapporti di lavoro a tempo determinato nel limite della spesa sostenuta per le stesse finalità nel 2009.
Non avendo la Camera di commercio di Benevento speso nemmeno un euro per tale finalità in quell’anno, oggi non è possibile procedere ad alcuna assunzione di dirigenti a tempo determinato, seppur in convenzione.
La violazione di tale norma comporterebbe l’immediata denunzia alla Procura regionale della corte dei conti per la Campania, oltre che la denunzia per condotta antisindacale.
Pertanto, la Uil Fpl di Benevento diffida la Giunta camerale di Benevento a porre in essere atti illegittimi e contrari agli interessi dei lavoratori e delle imprese sannite”.
“Antonio Campese – dichiara Antonio Pagliuca (Uil Fpl sannita) – corre come un treno senza freni, e prima o poi andrà a sbattere contro un muro! Non si rende conto che la lotta intrapresa nei confronti del segretario generale Vincenzo Coppola ha ancor di più ingessato l’Ente, e reso invivibile l’ambiente. Sarebbe cosa buona e giusta che rinsavisse e cominciasse a ragionare con calma. Se non lo farà i problemi saranno solo suoi e dei membri di giunta, che dovranno rifondere di tasca propria i danni causati all’erario”.
“Non potrò mai votare – dichiara Fioravante Bosco, componente del consiglio camerale – questi provvedimenti che sono contrari agli interessi del Sannio, delle imprese che sono rappresentate dall’Ente camerale sannita e dei lavoratori che dovrebbero essere trasferiti ad Avellino! L’invito che faccio a Campese – conclude Bosco – è quello di ragionare e trovare soluzioni compatibili con le aspettative del sistema dell’economia sannita”.