POLITICA
Agricoltura, arriva il ministro Martina: “Entro giugno novità importanti per il Sannio”
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“Sono convinto che Benevento abbia bisogno della sua esperienza e della sua forza. Raffaele è una persona che ama la sua città e sa dove collocarla per il futuro”. Così il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, a Benevento per sostenere il candidato sindaco del Pd, Raffaele Del Vecchio.
“Fare il sindaco oggi – ha proseguito l’esponente del Governo Renzi – è sempre più complesso. Ci troviamo ad affrontare un momento storico che richiede passione, ma soprattutto capacità amministrative importanti. Credo che il Pd a Benevento, come nel resto d’Italia, sia composto da persone competenti e questo fa la vera differenza tra noi e i nostri avversari”.
Parole importanti, quelle pronunciate da Martina di fronte ai sostenitori del Partito democratico e ai vertici delle organizzazioni di categoria degli agricoltori e degli industriali sanniti, presenti nella sala “Vergineo” del Museo del Sannio.
Tra i temi principali affrontati dal ministro c’è stata la situazione del comparto agroalimentare nel post alluvione. Un settore trainante per l’economia dell’intero Sannio e che attende risposte dalle istituzioni.
“Bisogna uscire dalla mentalità che il fondo di solidarietà nazionale sia la soluzione a tutte le problematiche – ha spiegato il numero uno del Mipaf -. Bisogna trovare anche canali nuovi e noi, in collaborazione con il ministero dell’Economia, stiamo vagliando diverse soluzioni, anche per accrescere il ristoro dei danni. L’attenzione del Governo non è scemata e già a giugno arriveranno i primi interventi”.
Il passo successivo dovrà essere la crescita dell’intero comparto, attraverso l’aumento dell’export dei prodotti made in Sannio. Per farlo, però, c’è bisogno di risorse mirate sugli ambiti della logistica e della promozione.
Fondi che Martina individua nel nuovo Psr, “uno strumento fondamentale per l’intera Campania – ha spiegato – e che dovrà essere utilizzato al meglio. Per portare a termine gli obiettivi, però, ho bisogno di interlocutori autorevoli sui territori”.