Generica
Comunali, Zarro e Morante: “Valorizzare politica inclusiva e antighetto”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Le elezioni del 5 giugno non interessano solo la città di Benevento. Coinvolgono 21 Comuni. In tutte queste realtà saranno eletti, il 5 giugno, i Sindaci ed i Consigli Comunali. Dalle più piccole al Capoluogo provinciale Benevento. Sarà ovunque necessario lavorare per comunità plurali e inclusive. Questo processo è inarrestabile”. Lo scrivono in una nota Giovanni Zarro e Annamaria Morante, candidati al Consiglio Comunale di Benevento nella lista Pd.
“In questa prospettiva, – aggiungono – riteniamo sia da valorizzare una politica antighetto. Privilegiando una capacità diffusa di inclusione e accoglienza nel solco della più schietta tradizione democratica. Tale capacità è frutto dell’impegno di tutti i cittadini e non solo dei politici. Anzi è necessario che gli operatori della politica non si chiudano nella loro autoreferenzialità. Non ostacolino, al contrario, valorizzino le esperienze positive volte alla inclusione ed all’accoglienza. Vedi le paradigmatiche iniziative della Caritas. Non solo della Caritas, naturalmente. Anche quelle di altri soggetti delle società civile, sindacati, associazioni culturali, cooperative, in una logica di chiara apertura sociale. Di responsabile convivenza civile.
Un città matura – continuano nella nota – crea le migliori condizioni perché l’inserimento degli immigrati avvenga con efficacia e legalità. Urgono serie politiche di coinvolgimento dei profughi che rischiano di attendere per anni il riconoscimento dell’asilo e nel frattempo si ritrovano bloccati in ogni percorso di vita, aumentando il rischio di emarginazione sociale. Politiche di coinvolgimento sono parimenti necessarie per gli immigrati cd economici. Urge creare le condizioni utili perché gli immigrati siano coinvolti nella vita associata. E produttiva. Se sono un valore, questo va apprezzato. Il suo beneficio va esaltato e posto a servizio di tutta la comunità. Al contrario, vederli girovagare per la città senza meta o mendicare davanti agli esercizi commerciali o davanti agli edifici di culto, rischia di alimentare una forte tensione sociale. Oggi governabile domani forse non più.
Un’attenzione particolare va posta alle periferie ed alle contrade della nostra città. A rischio di diventare luoghi di esclusione. I quartieri cittadini meritano cura e bellezza, spazi ludici e culturali per anziani e bambini, pulizia delle strade, presenza dei vigili di quartiere, risorse che assicurano la custodia sociale. Le contrade meritano la generale fruizione dei servizi basilari. A partire dalle strade, che vanno manutenute, dai servizi idrici ed energetici, dal trasporto pubblico. Opportunamente organizzati. Auspichiamo – concludono – una lotta capillare al gioco d’azzardo, che sta diventando una vera piaga sociale. Anche sostenendo il bar no slot-machine”.