Sindacati
Sicurezza, domani la Cisl FNS Irpina Sannio a Roma per un sit in di protesta

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Domani, 25 maggio 2016, la Federazione Nazionale della Sicurezza della CISL ha promosso una manifestazione di carattere nazionale con un sit-in di protesta nei pressi di Montecitorio.
Con tale protesta, alla quale parteciperà una nutrita delegazione dell’IrpiniaSannio, si vuole rappresentare, con forza, la voce dei lavoratori in divisa e richiamare l’attenzione del governo sulla non più rinviabile necessità di provvedimenti specifici per il settore sicurezza e soccorso pubblico.
A comunicarlo il responsabile Cisl FNS Irpinia Sannio Francesco De Felice.
“Per i Vigili del Fuoco – si legge nella nota – rivendichiamo non solo la necessità di equiparare la retribuzione e la previdenza a quella dei corpi di Polizia ma anche il riconoscimento delle malattie professionali derivanti dal lavoro, specifico ed usurante, svolto quotidianamente a favore della collettività, pianificando un significativo aumento degli organici anche attraverso l’esaurimento delle graduatorie tutt’ora vigenti.
Per la Polizia Penitenziaria sosteniamo e rivendichiamo la necessità irrinunciabile che nell’ambito del riordino delle carriere si risponda in modo concreto alle esigenze delle carriere pi basse, in particolare di coloro che hanno questa grande usura e forte stress all’interno degli istituti di pena. Nel contempo rivendichiamo un significativo aumento dell’organico, magari attraverso un concorso straordinario, per far fronte anche alle nuove funzioni che vengono attribuite al corpo. Esso infatti dovrà contribuire, in modo significativo, alle attività trattamentali ed anche alle misure alternative alla pena.
Per il Corpo Forestale dello Stato diciamo, con forza, il NO alla militarizzazione ed all’assorbimento nell’arma dei Carabinieri, vogliamo invece che il patrimonio umano venga valorizzato e svolga al meglio le attività ambientali ed agroalimentari.”
“Per tutti e tre i settori – si legge ancora nella nota – rivendichiamo l’apertura del tavolo contrattuale, dopo il lungo blocco che durato sette anni, e l’attivazione della previdenza complementare visto che siamo gli unici settori dello Stato a cui ancora non viene applicata, con tutti i danni che ci provoca sul trattamento pensionistico dei nostri lavoratori.”
“Infine – conclude la nota – rivendichiamo che gli 80 euro concessi dallo stato a questi corpi siano risorse aggiuntive da devolvere nell’ambito delle risorse contrattuali affinchè si possa dare dignità al rinnovo del contratto del comparto Sicurezza e dei Vigili del Fuoco.”