POLITICA
Comunali, Cavallo (Sfidiamoli): “Il nostro impegno è per il bene di tutti”

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“Per favore, non guardate dal balcone la vita, ma impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo sociale e politico”. Inizia con una citazione di Papa Francesco la nota del candidato al Consiglio Comunale Carlo Cavallo (#Sfidiamoli).
“Guardare dal balcone: non è forse questo l’atteggiamento di tante persone quando si parla di politica? Ed è anche quello che abbiamo visto tutti i giorni andando per le strade a rendere ragione delle nostre candidature, del nostro progetto politico – prosegue la nota -. Sopraffatti dai problemi e dalle difficoltà che a volte sembrano insormontabili, si può vivere una stanchezza della libertà e della responsabilità, che si traduce in una crescente disaffezione al voto e in una sfiducia verso qualunque formazione politica.
Non è facile, oggi, essere testimoni della speranza in una società fortemente materialista, ‘sazia e disperata’ nello stesso tempo, costruita sul negativo, sull’effimero e sulla cultura del pessimismo – aggiunge Cavallo -. Dobbiamo essere uomini e donne della speranza, pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione proprio di quella speranza che c’è in noi. Solo in questo modo potremo divenire portatori di speranza in questa Benevento che, pur avendo fame di questa, si trova nell’impossibilità di procurarsela col proprio lavoro o di acquistarla col proprio denaro. E saremo capaci di essere accanto allo stanco e allo sfiduciato, non con le sterili lamentele o la condanna del mondo che non gira secondo i nostri desideri, ma sforzandoci di essere veri in se stessi.
Diventiamo testimoni di speranza attraverso la pazienza e l’umiltà – sottolinea Cavallo -, orientando scelte e azioni verso ciò che speriamo, con tenace perseveranza cerchiamo i segni della speranza ovunque vi sia bene, verità, bellezza, pazienza, costanza nella fatica, coraggio nella responsabilità… Ne riconosciamo anche, con chiarezza, i nemici: pessimismo, delusione, apatia, sfiducia, il cielo sempre nero, la critica amara, l’indifferenza, la lamentela… Rifiutiamo ciò che può favorire questi nemici: relativismo, imprecisione, ambiguità, pressappochismo, appoggiarsi solo su se stessi, indulgere alla critica, rassegnazione, cedere alle difficoltà senza lottare e senza rispondervi con creatività e generosità… Chi si candida alle prossime elezioni amministrative può farlo per ritagliarsi la sua piccola fetta di potere, alimentando così la stanchezza della libertà e della responsabilità della gente; oppure può, come noi, mostrare che si può cercare il bene comune – con umiltà e senza tornaconto personale − attraverso il dialogo e l’incontro.
Ogni candidato può testimoniare che la politica è un bene – conclude il candidato -, operando con realismo e prudenza, senza fare promesse che non può mantenere. Occuparsi del bene di tutti in una amministrazione locale è esso stesso un bene, perché significa contribuire a fare delle nostre città una casa abitabile per tutti e per ciascuno”.