Sindacati
Carenza di personale alla Gepos, la Cgil FP chiede il ripristino della normalità

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Il segretario provinciale della Cgil FP Benevento – Sanità privata, Pompeo Taddeo, ha inviato una lettera alla Gepos di Telese Terme e all’ufficio speciale Servizio Ispettivo sanitario della Regione Campania per chiedere un incontro urgente sulla situazione lavorativa degli infermieri e degli operatori socio-sanitari della clinica seguita alla carenza di personale.
“Nel ricevere copia di un esposto a firma del nostro rappresentante aziendale – scrive Taddeo – presentata alla direzione aziendale, nel quale si racchiude tutto il malessere dei lavoratori della Gepos, stremati da carichi di lavoro non più sopportabili, derivati da un’atavica carenza, non più procrastinabile, di personale infermieristico e ausiliario, e in contrasto con le previsioni organizzative della pianta organica per la quale la Clinica ha ottenuto solo da pochi mesi l’ accredito definitivo da parte dell’ Ente Regione, chiediamo alla direzione della clinica di provvedere con urgenza al ripristino di una situazione di normalità, a garanzia della tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza, continuamente esposta alle conseguenze derivanti dalla carenza di personale.”
“E’ infatti – continua Taddeo – del tutto inaccettabile che in un reparto di ben 40 posti letto, con diverse patologie, vi siano solo 4 unità infermieristiche nel turno diurno, 3 nel pomeridiano e 2 nel notturno, con l’ aggravante che le unità di personale che prestano servizio in reparto durante il pomeridiano e il notturno, sono tenute a recarsi anche presso il punto di Primo Soccorso in ogni emergenza. Situazione identica al reparto situato al primo piano, ove prestano servizio solo due unità infermieristiche durante il mattino, mentre un solo infermiere è presente durante il pomeriggio e la notte.”
“Tale situazione – sostiene Taddeo – oltre a creare forte disagio tra i lavoratori, stremati da ritmi e carichi di lavoro che vanno bel oltre il consentito e perfino oltre il buonsenso, crea una costante condizione di insicurezza anche tra gli stessi utenti cui gli infermieri prestano servizi anche di competenza degli O.S.S., non presenti in organico.”
“A tale stato di cose, più volte denunciato anche dal sindacato – conclude Taddeo – non si può controbattere, così come fatto da qualche responsabile del servizio, rinviando al mittente la contestazione con l’alibi del diffuso utilizzo dei permessi e/o di giorni di ferie, tra l’altro previsti da apposite norme, soprattutto dopo il lungo periodo del ricorso al Contratto di Solidarietà che ha visto la continua presenza dei lavoratori in Clinica, a fronte dell’inutilizzo delle ferie maturate nell’arco di ben tre anni consecutivi e mai fruite.”