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“La casa è il posto dove posso stare in pace”, l’evento del Cpia

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Lunedì 16 maggio 2016 alle ore 16 nella sede C.P.I.A. AV+BN (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Benevento in via Palermo (rione Libertà), nell’ambito della XVII Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività Studentesca, si è tenuta la manifestazione “La casa è il posto dove posso stare in pace”.
L’evento è stato promosso dalle sedi associate di Airola, Morcone e Pontelandolfo con l’obiettivo di far conoscere al pubblico la neo scuola C.P.I.A. impegnata principalmente nei corsi di alfabetizzazione per gli stranieri, nei corsi per conseguimento del titolo di studio della scuola dell’obbligo (percorsi di primo livello primo periodo e secondo periodo didattico).
Erano presenti gli studenti delle sedi associate che provengono dai centri di accoglienza Damasco di Benevento, Airola, Sant’Agata de’Goti, Paolisi, Montesarchio e dagli Spar di Roccabascerana e Fragneto Monforte, quest’ultimo accoglie profughi minorenni. La manifestazione si è aperta con il saluto della dirigente scolastica del C.P.I.A. AV+BN Mariastella Battista che ha augurato ai ragazzi l’arricchimento delle loro conoscenze e per il futuro di portare con se il ricordo positivo dell’accoglienza italiana.
Ha introdotto i lavori il coordinatore della sede associata di Pontelandolfo Luciano Campanelli sottolineando l’importanza della manifestazione che documenta un percorso di studio che gli allievi hanno seguito con l’obiettivo finale di contribuire all’inclusione sociale attingendo a tutte le opportunità che il territorio offre. “Fondamentale per la scuola – continua Campanelli – è la collaborazione con i centri di accoglienza per una prima verifica delle competenza di base dei singoli allievi molto diversi tra loro per lingua, età, cultura ed estrazione sociale. Occorre iniziare dal loro “vissuto” per favorire un percorso di crescita dialogato con i mediatori culturali e gli operatori dei centri indagando con discrezione poiché questi ragazzi hanno alle loro spalle storie difficili e spesso tragiche. Questa forte esperienza di vita – conclude Campanelli – rende questi allievi scolasticamente valutabili secondo parametri differenti a quelli che siamo abituati ad immaginare. Si profila un’emergenza culturale e sociale che la neoscuola CPIA incomincia ad intercettare nel territorio sannita-irpino dove cresce la presenza d’immigrati. Sono poi intervenuti gli studenti della sede associata di Pontelandolfo che frequentano i corsi a Montesarchio e Fragneto Monforte.
E’ stata poi la volta di Eliana Ciaramella, mediatrice culturale della sede di Airola, che ha letto un componimento poetico “Odore della mia terra” scritta da una giovane profuga che ha ricevuto il primo premio ad un concorso svoltosi a Milano, a seguire gli studenti che hanno presentato la mostra allestita nella sala e coordinata dalla docente Carmen Lombardi di Airola. La manifestazione è proseguita con gli interventi dei docenti della sede associata di Morcone, prof.ssa Luisa Petruziello e prof.ssa Angela Zeolla, che hanno presentato due cortometraggi in cui gli allievi raccontano la loro casa in Africa, il loro viaggio ed il fortunato approdo in Italia ed hanno ricordato coloro che hanno tragicamente perso la vita. Sono sorse immagini, musiche e poesia che hanno conferito alla manifestazione un’atmosfera commossa di speranza e di pace.
A conclusione Luciano Campanelli ha aperto il dibattito invitando gli operatori dei centri di accoglienza ed é intervenuta la psicologa Marielena Morelli responsabile dello Spar di Roccabascerana. Numerosa il pubblico in sala che ha seguito con attenzione la manifestazione