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Turismo e movida, tutela dei prodotti tipici e corsi gratuiti: il programma di Franzese

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Studio del territorio e della storia sannita per migliorare la conoscenza e l’attaccamento alla città, ma anche un programma di sensibilizzazione per gli automobilisti per comprendere, ad esempio, il rispetto degli spazi riservati ai disabili. E poi ancora progetti di vendita e tutela dei prodotti tipici sanniti, giornate dedicate alla pulizia delle periferie e dei monumenti guidate dai consiglieri comunali, limitazione della presenza dei venditori non beneventani all’interno delle manifestazioni cittadine. Sono ben 13 i punti da attuare nel programma politico di Mimmo Franzese, candidato al Consiglio Comunale di Benevento a sostegno di Mastella sindaco.
Franzese, giovane commerciante, intende rilanciare anche il turismo partendo dal coordinamento tra istituzioni, strutture ricettive e tour operator. Cultura popolare e streghe, percorsi religiosi, enogastronomia, storia longobarda e romana: questi i temi da sviluppare per visitatori e scolaresche.
Nel suo programma anche la revisione e l’adeguamento del regolamento comunale in materia di occupazione di suolo pubblico, oltre alla regolamentazione della movida in centro storico: bisognerà infatti varare un programma annuale di manifestazioni tematiche che possa essere da traino per l’indotto dei locali, che danno lavoro a circa duecento persone, tenendo presente le istanze dei residenti.
Tra i vari punti pensati per la città: l’mportazione del sistema “Rimini-Riccione” una sinergia fra albergatori, ristoratori agenzie di viaggi, E.P.T., amministrazioni ed associazioni sannite, per creare turismo e posti di lavoro, anche stagionali, per i giovani e non solo; la creazione di una carta servizi universitaria per garantire l’accesso agevolato a musei e strutture sportive comunali, per gli studenti, oltre che a “scontistiche” e convenzioni varie; corsi di marketing, inglese e d’aggiornamento gratuiti per i dipendenti delle attività beneventane.
Infine, Franzese ritiene sia fondamentale un maggior controllo sugli appalti pubblici e sull’operato delle imprese non sannite. Il sindaco e la giunta, inoltre, – conclude il candidato – “dovranno stilare un programma di visite periodiche nei quartieri e nelle periferie per comprendere a pieno le problematiche attraverso il confronto diretto con i cittadini, evitando così la fastidiosa passerella delle istituzioni comunali soltanto nel periodo pre-elettorale”.