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Prove Invalsi, il Collettivo Autonomo Studentesco protesta a piazza Risorgimento

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Presidio del Collettivo Autonomo Studentesco stamattina a piazza Risorgimento in merito al boicottaggio delle prove invalsi. Quest’ultime – si legge in una nota del CAS – non sono altro che un inutile sistema di valutazione che valorizza affatto le soggettività di ogni studente, ma standardizza le conoscenze base di italiano e matematica.
È quindi evidente che questo metodo valutativo contrasta l’insegnamento individualizzato, punto focale per una giusta formazione personale e di un libero pensiero. Il presidio è stato preceduto da vari sit-in nelle scuole effettuati dai rappresentati del CAS, i quali hanno informato gli studenti delle classi seconde sui motivi per i quali test invalsi non debbano essere svolti.
Durante la mattinata è stato compiuto un volatinaggio riguardante i seguenti punti che motivano la contestazione: le prove invalsi non sono anonime ma presentano un codice che fa riferimento ad una determinata persona; sostituiscono un insegnamento eclettico e poliedrico con un mero sistema valutativo standardizzato; spingono le scuole a competere tra loro; la scuola, infatti,che riscuoterà maggior successo nei test invalsi accederà a dei fondi per il miglioramento delle strutture scolastiche, per progetti et similia, ciò chiaramente implica una suddivisione delle scuole in serie A.
A causa di questa sfrenata e scellerata competizione – conclude la nota del Collettivo – i dirigenti scolastici, aventi sempre più potere grazie alla Buona scuola, spingeranno docenti ad accelerare i programmi ed incentrarsi sui test invalsi banalizzando e riducendo lo spazio di dialogo che si dovrebbe avere nelle aule.