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Impianti sportivi e proroghe, Gisi (M5s) attacca il Comune e parla di gestione opaca

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“Il M5S mette al centro del suo programma “sportivo” la trasparenza nella gestione degli impianti sportivi comunali. Un caso emblematico di una gestione discutibile di tali impianti, che appare sicuramente “opaca”, è quello che riguarda la piscina comunale di Capodimonte. Per altro la cronologia della vicenda dimostra in maniera lampante come le classi dirigenti succedutesi alla guida del Comune non presentino differenze sostanziali, tendendo a creare sacche di privilegi che appaiono intollerabili”. Così in una nota Franco Gisi, candidato al Consiglio Comunale di Benevento per il M5s.
Abbiamo scoperto – spiega nel comunicato – che sin dal lontano 1985 questa struttura è stata data in affidamento ad un solo soggetto, peraltro fisico, e non un’associazione, e grazie ad una solo bando di gara espletato nel 1984. Tale persona ha gestito la struttura e la gestirà sino al 2019!
Il metodo adottato dall’amministrazione è stato, ovviamente, quello della proroga. Infatti, puntualmente, solo all’approssimarsi dello scadere delle convenzioni, emergeva le necessità di interventi di manutenzione straordinaria. In seguito a ciò il concessionario richiedeva la proroga del contratto, poiché doveva ammortizzare le spese sostenute per i lavori. Ovviamente, queste spese sarebbero ricadute non solo sulla durata della concessione, ma anche sugli importi da corrispondere al Comune per la gestione dell’impianto pubblico.
Bellissimi progetti quelli presentati dal gestore, – aggiunge – ma l’amministrazione ne ha verificato la puntuale realizzazione, così come l’osservanza di tute le norme contenute nella convenzione?
E poi è mai possibile che questo era ed è l’unico soggetto in grado di gestire ed eventualmente ammodernare l’impianto?
Precisiamo che nessuno discute le capacità tecnico-sportive dell’affidatario, il quale sarà sicuramente un ottimo preparatore sportivo, ma ciò non vuol dire che sia in possesso di pari capacità gestionali.
Ed è per questo – conclude Gisi – che la normativa vigente in materia di concessioni prescrive il ricorso alla gara d’appalto, proprio perché, in ossequio al principio sportivo di “vinca il migliore”, tutta la comunità abbia a beneficiarne. Ribadiamo, quindi, la volontà del Movimento 5 Stelle di applicare e far applicare nella gestione dei beni pubblici i principi di trasparenza, economicità, reale interesse pubblico e libera concorrenza, poiché è solo applicando questi principi che tutta la comunità, e non solo alcuni, ne beneficerà, sia in termini di servizi resi che in termini di resa economica e non si troverà più costretta a svendere i propri beni.