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Tibaldi ringrazia l’Unisannio e invita al dialogo le categorie produttive

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“La rinascita di Benevento dopo anni di cattiva amministrazione, passa necessariamente attraverso un dialogo aperto e costruttivo con le varie realtà operanti sul territorio. E’ per questo che nei giorni scorsi ho lanciato un appello al Rettore dell’Università del Sannio, per avviare un confronto serio tra Comune e Ateneo. Sono particolarmente felice che il professore Filippo De Rossi abbia accolto con grande cortesia questo invito, rendendosi disponibile ad incontrare tutti i candidati sindaco per costruire un progetto sostenibile per l’intera comunità”.
Così l’avvocato Raffaele Tibaldi, candidato sindaco di Benevento con la lista “Benevento Polo Civico”.
“Lo stesso dialogo – aggiunge – va aperto anche con le categorie produttive della città, a cominciare da Confindustria Benevento, per investire risorse senza sperperare il futuro. L’economia di Benevento ha convissuto, per anni, in equilibrio tra un’imprenditoria privata vivace e dinamica e l’offerta di lavoro garantita dallo stato e dalla pubblica amministrazione, in termini di assunzioni e appalti.
La crisi ha prodotto una terribile frattura sociale che si è tradotta in disoccupazione e fallimenti di imprese. Occorre prendere atto che è in corso un cambiamento mondiale che stravolge assetti ai quali eravamo abituati da sempre. L’economia globale riguarda anche noi. Per questo dobbiamo serrare i ranghi con tutti i rappresentanti delle categorie produttive, a partire da Confindustria Benevento.
Imprese e comune – continua il candidato – devono sviluppare necessariamente un progetto per il capoluogo del Sannio, condividere percorsi che, come evidenziava il presidente Mataluni, portino a rafforzare la dimensione delle nostre aziende e renderle più forti di fronte alle sfide mondiali. Offrire ai nostri imprenditori una città vitale e accogliente può essere uno strumento di marketing per attirare sia nuovi investimenti che clienti per le aziende locali, permettendo loro di consolidare relazioni, anche sfruttando la bellezza dei nostri siti storici.
Garantire la presenza del comune nell’ASI per tutelare e prevenire ogni possibile situazione di disagio, essere a fianco di chi produce e dei lavoratori, stimolando il consumo dei prodotti delle nostre aziende sul territorio.
Un patto tra comune e mondo imprenditoriale – prosegue nella nota – che dovrà privilegiare logiche di risultato e di efficienza, per non usare più le risorse pubbliche come strumento di spesa ma come investimento: una differenza significativa per chi guarda al futuro e non solo al ritorno immediato.
In questo patto voglio creare una sinergia tra Comune, Università, Confindustria, Confagricoltura e altre sigle per l’attivazione di un ufficio per l’accesso pianificato ai programmi di finanziamento, regionali, nazionali e comunitari, e programmare la Benevento futura senza sprecare risorse, come è successo con il PIU Europa.
Occorre inoltre vendere meglio il territorio e le nostre potenzialità, per questo voglio diventare un sindaco con la valigetta, il rappresentante di Benevento in Italia e all’estero per essere di sostegno alla nascita di una classe dirigente nuova e giovane, capace di immaginare la città futura, innovativa e aperta ai nuovi mezzi di comunicazione e alle sfide internazionali, pronta a raccogliere e capitalizzare le opportunità di sviluppo in modo coerente e sostenibile.
Ma soprattutto – conclude Tibaldi – capace di comprendere la differenza tra spendere e investire per creare cittadini liberi di esprimere le proprie capacità e non questuanti alla ricerca di un piacere o di un posto di lavoro. Ricominciare da noi stessi è un dovere. E dobbiamo farlo come comunità, rimboccandoci le maniche tutti insieme”.