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Caso liceo a Guardia Sanframondi: archiviati procedimenti penali contro amministrazione

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Su richiesta del Pm e conforme decisione del Gip, è stato definitivamente archiviato il procedimento penale contro il sindaco, tecnici ed amministratori pubblici di Guardia Sanframondi, a seguito di numerosi esposti-denunce inoltrati da un avvocato locale.
La vicenda – si legge in una nota inviata dall’ufficio stampa dell’Ente – fa riferimento al trasferimento del liceo scientifico di Guardia Sanframondi da locali in fitto, per 60mila euro annui, ad un edificio di proprietà comunale già adibito a scuola media e concesso in uso gratuito alla Provincia.
“I sette esposti, che hanno coinvolto anche la Provincia di Benevento, titolare della Istruzione Superiore, – spiega il sindaco Panza – hanno provocato verifiche ed ispezioni a non finire che, comprensibilmente, non hanno reso lieta la vita di tante persone interrogate, indagate, amministratori e familiari, per circa tre anni di indagini. Tuttavia il prezioso ed attento lavoro dei magistrati ha prodotto un esito obiettivo e chiaro, che nella veste di Sindaco ho il dovere di sottolineare per rimarcare il massimo rispetto che merita sempre la Magistratura nella sua difficile attività”.
Sento giusto e doveroso, tuttavia, in questo momento di gioia, la necessità di ringraziare e di apprezzare l’opera professionale qualificata dell’Arch. Pellegrino Colangelo, già responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale e dell’Arch. Luca Sebastianelli, attuale responsabile dell’ufficio, degni rappresentanti di una burocrazia pubblica troppo spesso bistrattata, non a ragione, e mal pagata, per il difficile e delicato lavoro che viene svolto degli uffici tecnici comunali. Per ottenere un obiettivo qualificato: risparmiare centinaia di migliaia di euro di fitti; accorpare in un solo plesso scolastico tutte le scuole superiori con un unico preside, l’amministrazione comunale guardiese, mi dovete credere, ha dovuto “sudare le sette camicie”.
Questo comunicato liberatorio – aggiunge Panza – ha anche lo scopo di rappresentare all’opinione pubblica i pericoli e le enormi difficoltà degli amministratori, anche per affrontare una questione apparentemente semplice.
Nei prossimi giorni, come sindaco di lungo corso, ho il dovere di rendere pubblici il fascicolo e gli atti di questo “mancato processo del secolo” affinché diventi il “vademecum degli Amministratori Comunali” e ciascuno ne possa trarre il frutto che ritiene. In una vicenda così emblematica – conclude il primo cittadino – desidero, infine, che i cittadini valutino i comportamenti assunti da ciascuno, a partire dal Sindaco, dagli Amministratori Comunali, dagli Assessori provinciali dell’epoca e da altri, nel massimo rispetto della trasparenza e della qualità dei comportamenti richiesti nell’esercizio di pubbliche funzioni”.