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Comparti del pubblico impiego, Usae: “Ok all’accordo”

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“Firmata nella notte all’Aran l’ipotesi di accordo quadro nazionale che ridefinisce i nuovi comparti e le nuove aree di contrattazione del pubblico impiego. L’accordo conclude una trattativa avviata qualche mese fa e introduce cambiamenti rilevanti nell’assetto del sistema contrattuale pubblico”. A comunicarlo è il segretario territoriale Sannio-Irpinia della Fsi-Usae, Giovanni Tommaselli.
“I comparti di contrattazione passano da 11 a 4 – spiega la nota -, in linea con la norma di legge che pone un tetto massimo di quattro al numero dei comparti (art. 40, comma 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001). Si realizza pertanto un significativo accorpamento degli ambiti sui quali si svolgeranno le trattative per i rinnovi contrattuali nazionali.
L’accordo ha inteso semplificare l’assetto attuale, ma salvaguardando talune differenze che caratterizzano il sistema amministrativo italiano. In tale ottica – aggiunge Tommaselli -, è stata mantenuta la distinzione tra PA centrale e PA regionale e locale e si è tenuto conto, in special modo con riferimento alle aree dirigenziali, del nuovo profilo dell’organizzazione amministrativa, disegnato nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione, recentemente varata dal Governo.
E’ un accordo importante con molti interessi in campo – conclude la nota -, ha comportato una trattativa delicata e difficile, che ha rischiato in alcuni momenti di rompersi e in cui tutte le parti hanno dovuto rinunciare a qualcosa. Noi fra le altre cose avremmo preferito un diverso assetto delle Funzioni centrali ma ciò non è stato possibile. In compenso abbiamo ottenuto di codificare in modo adeguato la dirigenza delle professioni sanitarie di cui alla legge 251. Ma anche una giusta collocazione della Presidenza del Consiglio e la immodificabilità degli attuali comparti della sanità e delle Funzioni Locali (che conserva il perimetro dell’attuale comparto Regioni-autonomie locali). Ma ciò che più importa ora è che il Governo non ha più alibi: proceda a stanziare le risorse necessarie e si rinnovino i contratti pubblici, lo si faccia subito!”.