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CULTURA

Il jazzista sannita Aquino con Sting sul palco dell’Olimpya di Parigi

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A pochi mesi dalla registrazione delle sue nuove composizioni tra i riverberi del sito archeologico di Petra (Giordania), promossa dalla campagna UNESCO #Unite4HERITAGE a sostegno del patrimonio culturale e del dialogo tra i popoli, il trombettista Luca Aquino sale sul palco dell’Olympia di Parigi con Sting, Manu Katchè, Richard Bona, Noa, Tore Brunborg e altri musicisti di fama mondiale, in occasione del concerto Manu Katchè and Friends che si terrà il prossimo 7 aprile. 

«Sono molto emozionato – dichiara il jazzista – di condividere il palco con Sting e di suonare insieme brani leggendari come “Every Breath You Take”, “Fields Of Gold” e “Shape of My Heart”. Ci divertiremo e, se ne avrò l’opportunità, lo inviterò all’edizione 2017 del festival Riverberi a Benevento. Nel 2016 invece è mia intenzione proporre Riverberi in Giordania e organizzare concerti nei campi profughi e in luoghi storici al confine con la Siria.

Non è semplice e ci stiamo lavorando: prosegue l’impegno nel sostenere e diffondere il messaggio della campagna promossa dall’UNESCO, insieme alla Jordanian National Orchestra e alcuni partner del mondo arabo, tra i quali la neo etichetta TAGIRecords di Talal Abu-Ghazaleh, nata per supportare lo sviluppo dell’industria musicale in Giordania – e aggiunge – Dare spazio alla musica e all’arte è di vitale importanza, oggi più che mai, la stessa campagna UNITE4HERITAGE è stata lanciata in Iraq nel 2015 a difesa del patrimonio culturale contro i crimini di tipo terroristico».

La sua agenda lo vede dunque impegnato in progetti di sviluppo dedicati alla musica come strumento di valorizzazione e condivisione culturale in Giordania, chiave di volta del Medioriente, e sul palco dell’Olympia di Parigi, tempio europeo della musica, con alcuni dei maggiori protagonisti della scena internazionale.

Un ponte ideale tracciato dal trombettista beneventano tra due luoghi in cui il linguaggio musicale assume anche il significato di libertà e di fiducia nelle possibilità dell’arte. Una nuova tappa importante per un musicista coraggioso che ama stupire e portare le sue note con disinvoltura tra i riverberi di chiese, siti archeologici e luoghi sempre originali e ricercati.

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