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“Strumentalizzazioni elettorali” sul tema trivelle: Zarro (Pd) replica ai comitati No Triv

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“Una parola di replica al comunicato stampa del Comitato non Triv di Baselice, con il quale ho preso contatto, speravo, per un utile confronto di idee, sul tema delle esplorazioni petrolifere in provincia di Benevento, è doverosa.
Replico al lemma “non vogliamo strumentalizzazioni elettorali”…..”in vista dell’imminente campagna elettorale cittadina”. Avevo spiegato ai cortesi interlocutori del Comitato non Triv di Baselice che l’incontro aveva fini elettorali, certo, ma funzionali al relativo referendum, annunciato, per il prossimo 17, aprile. Che l’argomento sia presente e sia elemento di scelta politica in vista delle elezioni comunali del 12 giugno di Benevento, è facile verificarlo. Basta scorrere la stampa quotidiana per apprezzare i temi oggi dibattuti in vista di quella scadenza amministrativa. Non mi pare “campeggi” quello delle trivellazioni. E allora?
Replico al lemma “non vogliamo strumentalizzazioni elettorali”…..da parte di chi “nulla hanno fatto per la difesa del territorio provinciale, visto che le richieste di ricerca petrolifera sulla nostra terra sono state presentate già da diversi anni”. Intanto la difesa del territorio è il suo sviluppo. E la crescita del reddito, dei comparti produttivi, delle imprese, del capitale umano, dell’occupazione. Non è affatto “opporsi alle trivellazioni”. Lo sviluppo non è schierarsi e portare avanti una posizione “luddista” senza giustificarla. Da qui, peraltro, l’importanza del confronto, da cui, il Comitato di Baselice, è “fuggito”. Non cambia il giudizio per il fatto che l’aver declinato l’invito sia stato sostenuto da un voto unanime. Significa solo che non uno ma tutti hanno sbagliato e si sbaglia sempre quando si “fugge” dal confronto. Che è l’anima della democrazia. Ancora.
Crescere, è innanzitutto conoscenza. Conoscenza e poi decisione. Decisione a seguito di una funzionale valutazione politica, del frutto della conoscenza. Anche se il nostro dibattito si pone a valle dell’approvazione dello “Sbloccaitalia”. E le leggi, come è noto, si rispettano. Ma la conoscenza è necessaria. Le leggi, anche questo è noto, si possono sempre cambiare. Se la richiesta di cambiamento è giustificata. Conoscere è anche girarsi intorno e valutare. Quali sono i risultati nel settore conseguiti da altri territori? Quali risultati ha avuto la Basilicata? Quali l’Emilia e Romagna? Perché l’Emilia e Romagna si è tirata fuori dalla richiesta di Referendum pur avendo una zona quella di Ravenna, e non solo, ed il mare su cui si affaccia, piena e zeppa di pozzi petroliferi? Per dirla icasticamente…la questione è vecchia. La questione è…come si può piegare la natura al servizio dell’uomo? E può essere certo il Comitato non triv, non basta un no!
Replico al lemma “Giovanni Zarro, sentito telefonicamente, non ha voluto esprimere una posizione netta riguardo alle trivellazioni”. Difatti, non esprimo posizioni per partito preso. E’ necessario rifletterci sopra. E valutare con retta coscienza il no, naturalmente! Valutare, con pari apertura, il si! Per fare questo vanno apprezzate le cause. Questo era la finalità dell’incontro convocato nella sede del Consiglio Comunale di Benvenuto. A cui non si è avuto il coraggio di partecipare. Tuttavia, si verrà a capo della questione e ci si esprimerà. Con il coraggio necessario e con la necessaria forza, preannuncio al gentile interlocutore. In nome della democrazia e della libertà, della sicurezza e del benessere dei concittadini.
Replico al lemma “Sono i popoli in rivolta che scrivono la storia, non una croce sulla scheda elettorale”. La storia dell’uomo ha conosciuto varie fasi; anche le rivoluzioni. Contro il potere becero e tiranno. Non tutte le rivoluzioni e non sempre sono state crescita e progresso. E tuttavia, in Europa ed in Italia grazie anche alle rivoluzioni, quelle positive, viviamo una stagione di normalità democratica. Sostenuta dalla nostra Costituzione, dalle leggi e dal consenso dei cittadini. La nostra Costituzione è l’inno alla democrazia. E la manifestazione più alta di essa da tutti condivisa è “la croce sulla scheda”.
Per concludere e con il massimo rispetto, consiglierei agli amici del Comitato non Triv di Baselice di non “fuggire” il confronto, di decidere dopo gli approfondimenti. E, forse, non me ne vorranno, di rileggere qualche pagina di Storia. Amici come prima!”. (Giovanni Zarro)