Valle Caudina
Odori nauseabondi ad Airola, i cittadini si turano il naso e si organizzano su Facebook: nasce il Comitato “No Puzza”

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Si chiama “No Puzza” il comitato dei cittadini di Airola e in particolare di quelli di via Lavatoio nato sui gruppi Facebook “Sei di Airola se” e “I love Airola”.
I residenti hanno deciso di scendere in piazza, il 29 febbraio prossimo, per manifestare contro l’odore nauseabondo che da qualche settimana, prevalentemente nelle ore serali e notturne, si eleva nell’aria e per chiedere all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Napoletano, di adoperarsi per conoscerne le cause e risolvere il problema.
La preoccupazione dei cittadini, come si legge scorrendo le pagine social, è che questo sgradevole odore possa comportare conseguenze alla salute pubblica.
Qualcuno ipotizza che il problema risieda nel fatto che il depuratore cittadino non funzioni.
Il primo cittadino Napoletano, contattato da Ntr24 telefonicamente, ha comunque rassicurato sulla questione affermando che “il depuratore funziona” e che “già da molti giorni l’amministrazione si sta attivando per conoscere le cause del problema, effettuando analisi a campione sul materiale che converge nell’impianto.”
Il sindaco ha voluto rispondere in questo modo anche alle accuse di inazione mossegli attraverso la rete.
“Si ipotizza, ma è ancora tutto da verificare, che venga sversato materiale che uccide la flora batterica – ha dichiarato il primo cittadino – che dovrebbe evitare la fuoriuscita dei cattivi odori.”
“Abbiamo inviato – ha poi aggiunto Napoletano – una lettera al Corpo Forestale dello Stato già il 28 gennaio scorso per un suo intervento e proprio nella mattinata di oggi abbiamo avuto un incontro presso la sede del Comune di Airola con il comandante del Corpo, Giammarco Ravagnani, per attivare tutte le azioni necessarie a risolvere il problema, ma soprattuto per risalire alla causa.
E già nei prossimi giorni – ha annunciato Napoletano – avvieremo, previa stesura e approvazione di un’ordinanza, le verifiche sugli allacci alla fognatura pubblica sia da parte dei privati che delle aziende.”
Non viene esclusa, comunque, l’ipotesi che ci possa essere proprio nelle ore notturne uno sversamento abusivo di materiale proveniente da fuori territorio cittadino.
Intanto, la popolazione continua ad aderire attraverso commenti e “mi piace” alla discussione in corso sulle pagine Facebook, decisa a far sentire la propria voce sulla problematica e a invocare il diritto all’aria pulita e alla salute.