CRONACA
Crollo argine del fiume Sabato, un anno dopo nulla è cambiato. Lepore: “Pronto il progetto di riqualificazione”
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GUARDA VIDEO Era il 4 febbraio del 2015: esattamente un anno fa avveniva il crollo dell’argine di via Lungosabato don Emilio Matarazzo, al Rione Libertà di Benevento.
Nell’occasione franarono circa 30 metri del muretto che delimita il marciapiede, a ridosso dell’argine del fiume Sabato. Nelle ore successive al crollo, si susseguirono gli interventi dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e dei tecnici delle istituzioni chiamate in causa per verificare la stabilità e la sicurezza dell’area. Fu deciso di recintare il tratto e di chiudere al traffico parte della strada per motivi di sicurezza.
Da allora sono passati 365 giorni e nulla è cambiato. Le immagini, registrate questa mattina, raccontano il degrado della zona. Il muretto, nel corso del tempo, ha subito ulteriori danni e la porzione di via Lungosabato don Emilio Matarazzo resta off limits per le auto e per il trasporto pubblico.
Una situazione che sta esasperando i residenti che, dopo un anno, chiedono chiarezza alle istituzioni su quello che sarà il futuro di questa parte del Rione Libertà. Sul posto, abbiamo incontrato il presidente del Comitato di quartiere, Alfonso Cangiano. “Come per altre problematiche della zona – ha spiegato – abbiamo segnalato il problema, ma per ora nessuno ci ha dato delle risposte”.
Ad Ntr24, invece, le risposte le ha date l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Cosimo Lepore. La riqualificazione dell’area, infatti, è legata all’avvio di due progetti che rientrano nei finanziamenti del “Piu Europa”. In particolare si tratta del ponte ciclopedonale, che dovrebbe essere costruito proprio all’altezza dell’argine ceduto, e dell’allargamento del ponte principale lungo via Napoli.
“Questa seconda opera – ha sottolineato Lepore – non ha trovato ancora il parere favorevole della Soprintendenza di Napoli, che per ora non ci ha permesso di dare il via ai cantieri”.
Si attende, dunque, solo il via libera. Si spera in tempi brevi, visto che i cittadini e i commercianti della zona sono esasperati. Inoltre, bisogna anche considerare le condizioni climatiche e che l’inverno non è ancora finito: il maltempo e le piogge potrebbero complicare una situazione già difficile e creare ulteriori danni all’argine.
Le dichiarazioni nel servizio video