POLITICA
“Governance poll”, Pepe è tra i meno amati d’Italia: il sindaco di Benevento è penultimo in classifica
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GUARDA VIDEO Fausto Pepe è ancora tra i sindaci meno amati di Italia. Il primo cittadino di Benevento, infatti, si piazza al 99° posto su 100, facendo registrare un gradimento del 45%. Pepe ha perso 6,6 punti percentuali rispetto a quando è stato eletto nel 2011 con il 51,6%. A rivelarlo è il sondaggio annuale dell’Istituto Ipr Marketing pubblicato da Il Sole 24 ore.
Un dato che resta immutato rispetto allo scorso anno, quando il numero uno di Palazzo Mosti si trovava al 97° posto – sempre con il 45% – ma su 99 posizioni disponibili. Resta, ad ogni modo, l’amministratore meno amato della Campania a 17 punti e mezzo dalla prima posizione occupata dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone.
Il leader della giunta di via Annunziata precede soltanto i colleghi Maria Rita Rossa e Peppino Vallone, rispettivamente alla guida di Alessandria e Crotone. I due si dividono il 100esimo gradino con il 42% dei consensi.
A pesare sul cattivo rendimento di Pepe c’è sicuramente la scadenza del suo mandato. Secondo lo studio, infatti, il gradimento medio nazionale è salito dell’1,4% rispetto al 2015. Un dato, però, che viene supportato dalla presenza nelle prime posizioni di molti sindaci eletti nel 2014 e nel 2015 che continuano a godere di un largo consenso.
Dal 2011 ad oggi la Giunta Pepe, infatti, ha dovuto affrontare non poche vicissitudini: su tutte il “Piano di Rientro” e i conseguenti provvedimenti che continuano a pesare sulla comunità. Il primo cittadino ha dovuto fare i conti anche con l’ormai noto caso della mensa scolastica, le classifiche sulla qualità della vita e il dramma dell’alluvione dello scorso ottobre.
Il sindaco più amato d’Italia, come detto, è il primo cittadino di Lecce Perrone che ha incrementato del 2% il consenso ottenuto lo scorso anno, balzando al 62,5%. Secondo Luigi Brugnaro di Venezia e terzo Matteo Ricci di Pesaro.
A vincere – secondo Ipr Marketing – sono il dinamismo, la sintonia con il territorio e la capacità di spaziare con disinvoltura dal dibattito politico locale a quello nazionale. Si tratta di tre caratteristiche che fanno di qualsiasi amministratore un garante credibile – anche su livelli istituzionali diversi – degli interessi della propria cittadinanza.
Una ricetta vincente e, soprattutto, un consiglio per chi deciderà di presentarsi agli elettori alle prossime elezioni comunali.