Fortore
Montefalcone di Val Fortore, il vice sindaco Altobelli: “Nel 2016 è necessaria la capacità di dare risposte”

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“Voglio porgere gli auguri a tutti i sindaci e amministratori dei Piccoli Comuni d’Italia. Da questi canali sono certo che non arriverà a tutti ma simbolicamente mi piace pensare che ciò avvenga. In rappresentanza della Amministrazione Comunale di Montefalcone di Val Fortore li porgo anche al nostro Presidente Nazionale ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni) Franca Biglio”. A scriverlo è il vice sindaco di Montefalcone di Val Fortore, Donato Altobelli.
“Sappiamo bene – sottolinea Altobelli – che amministrare in queste attuali condizioni economiche è davvero difficile ma un grazie va a tutto il CDA all’ANPCI che nonostante l’encomiabile impegno ha serie difficoltà a portare a casa vere e proprie vittorie risolutive per la sorte dei Piccoli Comuni, so bene che non è semplice ma quello che va detto e che più fa rabbia, è il fatto che siamo costretti a lottare contro lo Stato quando siamo noi stessi lo Stato. Questo assurdo “corto circuito” deve farci riflettere in modo profondo su quello che è il quadro reale della politica nazionale ma, non meno importante, sono le oramai pressioni continue subite da essa dalle strutture sovranazionali europee.
Continuare nell’illusione di aver vinto una battaglia solo per aver fatto rinviare dei provvedimenti che spezzano letteralmente le gambe ai piccoli comuni non deve farci dormire sugli allori, anzi, tutto si ripresenterà di nuovo alla porta e temo che quella porta diventi sempre più stretta, sempre più difficile da varcare, fino al punto da farci restare fuori dal “palazzo” da dove si decideranno le nostre sorti. La perdita di sovranità parlamentare dello Stato e le politiche di “austerità” ad esso imposte ricadono sui nostri Comuni e a sua volta sui nostri Cittadini gli stessi che a suo tempo hanno dato noi la fiducia per rappresentarli.
Purtroppo – aggiunge il vice sindaco fortorino – sempre meno riusciamo a difenderli dal continuo attacco delle assurde politiche dei tagli ma quel che è peggio è che spesso non riusciamo a spiegare loro il perché, continuiamo a rifugiarci nella solita frase senza senso: “non ci sono soldi“ come in una normale discussione da Bar, alimentando in loro il sospetto della nostra cattiva gestione o di probabili ruberie.
Oppure iniziamo un discorso tortuoso per convincerli che non siamo noi i responsabili e che le ruberie sono altrove, magari a Roma, anche se sappiamo bene che la “casta” del palazzo è vecchia quanto il mondo e mai è stata la causa di così devastanti crisi. E’ il momento di fare un salto di qualità! La mia speranza per il nuovo anno è quella che in seno alla classe politica dei piccoli comuni nasca e si solidifichi la capacità di saper dare delle risposte convincenti al cittadino, spiegare il perché ci vengono inflitte queste politiche di austerità, perché noi che rappresentiamo la Stato siamo costretti a “lottare” contro lo Stato.
Per far sì che tutto ciò sia possibile – conclude Altobelli – sarà necessario acquisire delle competenze che vanno al di là della mera delibera di Giunta e di Consiglio, credo che sia giunto il momento di comprendere i veri meccanismi economici e monetari del sistema, lavorare in autonomia con chi ha queste competenze, farci aprire gli occhi da giovani economisti qualificati, quei stessi giovani che oggi hanno l’incertezza del loro futuro, se ciò non avverrà, continueranno, come per gli ultimi cinque anni, a dirci che c’è una crisi e che l’anno prossimo ci sarà la ripresa. Auguri e un felice anno di vera consapevolezza”.