ECONOMIA
Tra roulette e compagnia, i giovani campani “azzardano” un po’ di più

Ascolta la lettura dell'articolo
Gambling, gioco d’azzardo, roulette, poker, scommesse, slot machine, blackjack: i nomi e i termini sono tanti, ma indicano tutti uno stesso fenomeno, che è oramai un pilastro imprescindibile ed irremovibile della new economy mondiale.
E il tutto è reso ancor più semplice ed accessibile dallo sviluppo sempre più massiccio delle nuove tecnologie e dei cosiddetti devices. Infatti la creazione di siti tematici e di applicazioni scaricabili ed utilizzabili tramite smartphone, iPad, iPod touch e iPhone hanno ampliato le possibilità e il numero degli utenti. Ovviamente, com’è normale che sia, ad avvicinarsi sempre di più al settore in questione sono soprattutto i giovani. Fin dall’adolescenza, i ragazzi sono attratti dai video poker, dalle scommesse e anche dal Texas Hold’em, una delle tipologie più famose di poker.
Lo si fa per lo più per divertirsi e per emulare i propri amici, anche se non è escluso il tentar la fortuna e il voler vincere qualche soldo. Poi, crescendo, le cose diventano un pochino più sofisticate. E allora ecco gli studenti universitari che giocano con le slot machine, la roulette e a blackjack. Insomma, il passatempo e il divertimento che si trasforma in vero e proprio hobby e passione, come evidenzia il successo dei piattaforme online come 32Red, William Hill e Pokerstars.
C’è pero una regione come la Campania, che desta qualche preoccupazione, in quanto vi è un alta percentuale (57,8%) di gioco minorile. Ma, probabilmente, questo è solo una dei tanti emblemi di una generazione totalmente votata allo sballo, al divertimento senza regole, senza freni e, purtroppo, anche di una diffusa microcriminalità. A diffondersi a macchia d’olio in questa terra sono le scommesse sportive, che diventano, soprattutto per i ragazzi, un modo per stare in gruppo. Ovviamente, tra gli studenti, spopolano anche le numerose applicazioni, che permettono di scommettere e di giocare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Cresce quindi in Campania il numero dei neomaggiorenni che passano il loro tempo tentando la fortuna. D’altronde è questa una delle bellezze e dei vantaggi della tecnologia.
Ma c’è un gioco che, pur essendo presumibilmente il più antico, rimane ancora il più diffuso, il più giocato e il più popolare. Stiamo parlando della roulette, che, in francese, significa proprio piccola ruota. Sviluppatesi durante il XVIII secolo, è oramai, dopo ben 200 anni di storia, uno dei pilastri di tutti i casinò. Le regole consistono nel puntare su un colore, o rosso o nero, o su un numero. Oltre alla versione classica, vi sono anche quelle online e mobile. Ne sono un esempio le roulette di 32Red, dove vi è la possibilità di scegliere tra la Roulette Europea, la Roulette Francese e la Roulette Francese Oro.
Le modalità di gioco sono assolutamente identiche a quelle del casinò: predire l’esito del giro ed indovinare dove si fermerà la pallina una volta terminato il suo giro. Forse è anche per questa semplicità è chiarezza che è così diffusa, così popolare e così riconoscibile. Insomma, siamo che, tra vent’anni, saranno ancora in tanti e di tutte le età a guardare quelle 37 celle. Malefiche o benefiche a seconda del risultato.