Provincia di Benevento
Dimensionamento scolastico, ecco le linee guida e le scadenze per il prossimo anno

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Sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 64 del 2 novembre scorso le Linee guida per il dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2016/2017. Lo ricordano il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci e il consigliere provinciale Annachiara Palmieri.
Le scadenze previste dalla Regione sono molto ravvicinate ed il cronoprogramma degli impegni conseguenti alla definizione di un progetto di nuovo dimensionamento è piuttosto affollato: da qui la sollecitazione del presidente e del consigliere a tutti gli operatori interessati ad attivare le procedure necessarie.
Ecco, infatti, di seguito le scadenze. Entro il 20 novembre le Istituzioni scolastiche debbono inviano le proprie proposte e relative istanze, corredate della documentazione necessaria (delibere degli Organi collegiali e progetto educativo), al Comune o alla Provincia competente, all’Ufficio Scolastico Regionale e alla Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche giovanili della Regione Campania.
Entro il 4 dicembre, le Province e i Comuni approvano i propri piani con proprie deliberazioni, inoltrandoli alla Regione Campania. In caso di variazioni all’assetto della rete scolastica che coinvolge più Comuni è necessaria una delibera per ciascuno dei Comuni coinvolti.
La Regione Campania, valutate le proposte contenute negli atti deliberativi provinciali e acquisito il parere formale dell’USR, informate le parti sociali, approva il piano di dimensionamento della rete scolastica entro il 31 dicembre.
Il dimensionamento per l’anno scolastico 2016/2017 dovrà tenere conto invece dei seguenti parametri. Le istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità, anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA (cioé del Dirigente Scolastico e di quello amministrativo); per le istituzioni scolastiche site in comuni montani il numero minimo degli alunni è ridotto a 400, anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA.
Le richieste di attivazione di nuovi indirizzi saranno valutate dalla Regione tenendo conto di una serie di elementi: storia dell’istituto; descrizione dell’istituzione scolastica che richiede l’attivazione dell’indirizzo di studio e soprattutto del trend degli iscritti degli ultimi 5 anni; necessità che l’offerta formativa degli istituti di istruzione superiore non risulti costituita da una somma indistinta di indirizzi, ma si sostanzi in competenze e saperi congruenti; pertanto l’attivazione dei nuovi indirizzi deve risultare coerente con l’offerta formativa esistente, anche nell’ottica dello sviluppo di poli liceali da un lato e poli tecnico-professionali dall’altro; raccordo fra programmazione territoriale e la consistenza dell’edilizia scolastica (strutture già esistenti in cui allocare le classi, le attrezzature ed i laboratori); che gli istituti di istruzione secondaria superiore devono essere intesi come ipotesi di filiere formative omogenee, afferenti anche alle diverse tipologie di istruzione ma sempre nel rispetto delle vocazioni dei contesti ambientali di riferimento; riduzione del rischio di eccessiva frammentazione dell’offerta formativa sul territorio con duplicazione e sovrapposizione di indirizzi con possibili effetti negativi di concorrenzialità e di dispersione dell’offerta; valorizzazione delle vocazioni socio-economiche dei territori; necessità, nei centri di piccole dimensioni di ricorrere, all’attivazione o al potenziamento di istituti di istruzione superiore in grado di offrire una vasta gamma di indirizzi di studio anche in ambiti di diverso sapere; in alcuni territori dove la popolazione scolastica non giustifichi il funzionamento di un istituto tecnico, di un istituto professionale o di un liceo è possibile istituire un istituto di istruzione superiore (IIS). In tal caso deve risultare che lo stesso sia sempre contestualizzato con le vocazioni socio economiche e culturali del territorio di riferimento.
Per i licei musicali e coreutici di nuova istituzione, occorrerà che le proposte delle Province, che accolgano esigenze particolarmente significative nel territorio di riferimento, siano corredate dalla seguente documentazione: idoneità e disponibilità della sede e dei laboratori; convenzione con un Conservatorio di Musica ovvero con l’Accademia nazionale di danza; preventivo di spesa; dichiarazione di copertura della spesa da parte della Provincia.
Per i licei sportivi per l’anno scolastico 2016/2017 non sono previste nuove istituzioni. Gli indirizzi restano attivi per due anni: trascorsi i quali, se non resi operativi, decadono automaticamente. Le operazioni di ricognizione degli indirizzi non attivati saranno fatte dall’USR.