Sindacati
Vertenza operai Stir di Casalduni, i sindacati chiedono la revoca della cassa integrazione
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Continua lo stato di agitazione dei lavoratori dello Stir di Casalduni. Già lo scorso 6 ottobre gli operai sono scesi a protestare alla Rocca dei Rettori insieme ai rappresentati delle sigle sindacali per la mancata erogazione degli stipendi arretrati e hanno poi proseguito il 21 ottobre con una manifestazione presso lo stesso Stir.
Sono tre, in particolare, le mensilità che i lavoratori dovrebbero ricevere in base al nuovo contratto Fise Assoambiente notificato loro dalla Samte il 12 agosto scorso che prevede il pagamento delle retribuzioni il 15 di ogni mese.
Ad oggi i dipendenti si dicono preoccupati per il lungo silenzio dell’azienda Samte e chiedono nuovamente di procedere in breve tempo all’erogazione di salari rimasti in sospeso.
“L’unica risposta che abbiamo avuto finora – scrivono in una nota i lavoratori – è stata la convocazione delle parti sociali per discutere della procedura della legge 164/75, ossia una nuova cassa integrazione che penalizza ancora una volta solo la classe operaia”.
Proprio per questo le sigle sindacali CGIL Benevento, FIT CISL Irpinia-Sannio e UILT Irpinia-Sannio hanno chiesto al prefetto di Benevento, al presidente della Provincia e alla Samte un incontro urgente per discutere la revoca della procedura di cassa integrazione e per trovare una soluzione adeguata alle richieste dei lavoratori.