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Sindacati

Nuovi tagli ai collegamenti ferroviari tra Napoli e Benevento: i sindacati scrivono a Regione e istituzioni locali

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Una riduzione del servizio ferroviario Benevento-Napoli. E’ quanto annunciano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che hanno scritto alla Regione, all’Eav, a Trenitalia e alle istituzioni sannite.

“Le organizzazioni sindacali – si legge nel testo – sono venute a conoscenza che a partire da dicembre 2015, con il prossimo cambio orario, il servizio pubblico di trasporto su ferro che collega Benevento a Napoli sarà ancora una volta ridotto. Infatti, l’ultimo treno da e per Napoli dell’EAV, con partenze rispettivamente alle ore 19.56 con ritorno alle 21.32, si attesterà a Cancello; mentre il treno regionale di Trenitalia delle ore 7.36 per Napoli con ritorno alle ore 13.05 non si effettuerà dal 12 giugno al 5 settembre.

Cosa servono i treni di alta velocità che giungono a Napoli dopo le 22.00, – si chiedono i sindacati – quando i malcapitati cittadini delle zone interne della Campania non hanno più possibilità di rientrare a casa? Che senso ha impiegare 4h 30’ per spostarsi da Milano a Napoli se poi non si è nelle condizioni di raggiungere Benevento e provincia? Questo territorio ha già subito negli ultimi anni danni feroci, nello stesso tempo inspiegabili, al servizio di trasporto pubblico locale su ferro e su gomma portando il servizio erogato a livelli minimi.

Basti pensare, per rimanere al ferro, ai tagli effettuati da Trenitalia sulla direttrice BN/AV/SA, servizio ridotto ai minimi termini, l’azzeramento del collegamento Benevento – Foggia e la riduzione sulla tratta Benevento-Napoli via Caserta, mentre per quanto riguarda il servizio EAV, la chiusura totale domenicale e festiva, che grida ancora vendetta, che ha isolato il territorio nelle giornate festive, considerato che il servizio sostitutivo su gomma è totalmente insufficiente, inefficace e poco fruibile sia dalla clientela pendolare sia da chi volesse raggiungere il Sannio per motivi turistici.

La vecchia Giunta regionale con il criterio delle quote di utenza – prosegue la nota – ha operato una politica penalizzante per le zone interne, negando in alcuni casi lo stesso diritto alla mobilità dei cittadini di queste territori. La nuova giunta ha più volte dichiarato di voler collegare anche le zone interne alla metropolitana regionale per dare opportunità di sviluppo anche turistico, sfruttando le bellezze paesaggistiche, culturali, gastronomiche e religiose delle nostre terre.

E in quella direzione vanno le parole del Presidente nella sua visita a Pietrelcina e nel Sannio; i lavori per la messa in esercizio della funicolare di Montevergine e la volontà di ammodernare la linea Benevento – Avellino – Salerno.

Le scriventi – aggiungono le sigle – credono che queste non siano solo parole e che a queste seguiranno i fatti, così come è successo per la funicolare, per cui si ritiene che i dirigenti delle aziende non siano ancora raccordati al nuovo corso e che quando c’è da tagliare si richiamano alle vecchie logiche. Vorremmo sommessamente ricordare che queste sono prestazioni figlie di un contratto di servizio tra Regione ed aziende, con contributo/corrispettivo regionale per consentire di effettuare i cosiddetti servizi minimi. Da noi si è superato da molto il minimo.

Per ultimo, e non per piagnisteo, perché la gente del Sannio ha reagito agli eventi alluvionali con dignità e rimboccandosi le mani, è veramente poco responsabile prendere una decisione di questa natura in un momento nel quale il Sannio sta ancora contando i danni della catastrofe naturale che si è abbattuta sul territorio sapendo, per di più, che la viabilità della provincia è in grossa difficoltà.

La provincia di Benevento – concludono i sindacalisti Finozzi, Anzalone, Codella, Marra, Caso e Cosimo Pagliuca – avrebbe, in assoluto, bisogno ancor di più di servizio pubblico, in special modo in questo momento storico, ma ci si accontenterebbe che almeno si lasciasse quel poco che si ha (vecchia cultura contadina). Per questo chiediamo alle autorità di intervenire per scongiurare l’ennesimo taglio al servizio pubblico di trasporto della provincia di Benevento”.

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