Fortore
Maltempo nel Sannio, il nostro viaggio in un Fortore disastrato
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GUARDA VIDEO Una pioggia incessante, iniziata verso le 21 di ieri sera, si è trasformata nella notte in una bomba d’acqua che ha messo in ginocchio il Fortore. Dalle due del mattino, veri e propri fiumi d’acqua hanno inondato strade, case e campi agricoli.
Lungo la Strada Provinciale 58 che collega San Giorgio la Molara a Benevento, interi costoni sono venuti giù, invadendo la carreggiata con detriti, fango e alberi, mentre varie sponde della strada stessa hanno ceduto verso valle.
Alle primissime luci dell’alba un esercito spontaneo di escavatori e terne delle imprese edili locali, di trattori e cingolati delle aziende agricole, si è messo all’opera per ricavare almeno un corridoio percorribile per i primi soccorsi.
Ma se in paese la pioggia ha fatto seri danni, come vedremo, il timore di tutti è per gli abitanti a valle, dove il fiume Tammarecchia è esondato, trasformando la piana di Calisi in un luogo surreale.
Una terna gommata apre un corridoio sulla strada provinciale e così si riesce a raggiungere la valle. Qui lo scenario che si presenta è drammatico: campi agricoli completamente sommersi, sui muri di un’officina si legge chiaramente il livello raggiunto dall’acqua, che scorrendo via ha lasciato dietro di sé solo melma.
Poco più avanti è il ponte di Calisi che porta a Pago Veiano: gli alberi del lungo fiume sono finiti al di sopra del ponte, il tratto di strada subito seguente è stato portato via dalla corrente, insieme a guard rail, asfalto e riempimento. Da qui non si passa più.
Torniamo indietro e ci dirigiamo verso la montagna, percorrendo la Provinciale n. 52 che porta a San Marco dei Cavoti passando per il territorio di Molinara. Anche qui la sede stradale è a tratti cancellata, ovunque torrenti d’acqua, benché siano ormai passate già alcune ore dall’esplosione della bomba d’acqua. In un agriturismo della zona, l’acqua ha sfondato le finestre, divelto le porte dai muri, staccato le piastrelle del pavimento e distrutto tutto ciò che poteva far pensare ad un’abitazione.
Da Molinara, per raggiungere San Giorgio la Molara si percorre la strada intercomunale “Piano Querce”, ma anche questa è interrotta: centinaia di metri cubi di massi trasportati dal fiume hanno cancellato il tracciato della strada, per diverse decine di metri. Un asse fondamentale di collegamento tra i due centri fortorini è dissolto. Tornando indietro, ancora masserie, vigneti e strade inondate e altri mezzi meccanici al lavoro.
Da qui raggiungere la Provinciale 53 è impossibile: la strada ha lasciato il posto a un torrente e le abitazioni più avanti restano isolate.
Al di là dell’interruzione, in contrada Fonteroccione, l’intero strato di bitume è staccato dal fondo e trasportato a valle: anche da qui non si passa. Nell’azienda agricola vicina, un padre e un figlio guardano il loro cingolato trasportato per metri dalla corrente e poi insabbiato per metà altezza.
Anche il centro storico di San Giorgio, per quanto ubicato sulla cima di una collina, è stato offeso dalla forza dell’acqua: la circumvallazione è interrotta da una frana sulla cui sommità si vedono delle case, mentre sul versante nord del quartiere Purgatorio vi sono evidenti scie di uno smottamento con un fronte di varie decine di metri.
L’unica strada per raggiungere Benevento resta la Strada Provinciale 53, che innesta sulla 90 bis. Verso le 15 di oggi altri mezzi di soccorso riescono a rendere quanto meno percorribile quella che, allo stato attuale, resta l’unica via di collegamento con il capoluogo, in un Fortore già drammaticamente provato da una rete stradale precaria e insufficiente. Ora ancor più isolato.
Massimiliano De Cesaris