Valle Vitulanese
A Cautano nasce la galleria informale “N.I.N.A., No Inclusione No Arte”

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Presso uno spazio privato, la casa di un’insegnante e di un libraio indipendente, in una piccola località del Sannio beneventano, prende forma il “N.I.N.A. – No Inclusione No Arte – CasaGalleriaFiera”, un luogo del fruitore creativo, dove si abbatte la barriera tra attore e spettatore e tra arte ed economia fisica. Il “N.I.N.A.” è visitabile in occasione della mostra “Sguardi” di Sofia Maglione del 27 settembre 2015 che coinvolge anche alcuni fruitori creativi.
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“CasaGalleria” perché, in nome della relazione corta, nell’intento di affrancarsi dalle figure intermediarie tra artista e fruitore, come luogo per mostre, si utilizza uno spazio privato e quotidiano, un’abitazione in quanto competenza del cittadino che può caratterizzare l’esposizione e la fruizione delle opere.
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“Galleria/Fiera” perché, tramite un’arte inclusiva dei fenomeni microeconomici, il mondo artistico può dialogare con l’economia reale e con la crisi del modello di sviluppo occidentale: un’arte testimone dei rivolgimenti epocali in corso.
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“Cautano” perché dai territori, luoghi della ruralità e dell’esperienzialità, a differenza delle aree metropolitane, giungono segnali di un cambiamento che, anche tramite un’attitudine non delegata della fruizione artistica, concorre al consolidamento della cittadinanza economica e giuridica svolta in prima persona.
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Al N.I.N.A., infatti, accade che, insieme alla mostra dell’artista, in modo rappresentativo, anche alcuni fruitori condividano una propria competenza artistica o artigianale capace di cambiamento o che propongano un cibo, una bevanda per il buffet dell’evento.
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Pertanto, insieme alla performance artistica sono previsti micro laboratori e banchetti per esporre autoproduzioni, come cosmetici naturali, monili, ceramiche, foto artistiche… ma anche, marmellate e ortaggi.
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Un approccio che rende tutti coautori dell’evento e fruitori l’uno dell’altro, consentendo all’opera d’arte di rinascere a ogni fruizione nel suo essere inclusiva non solo della competenza di chi osserva, ma anche del mondo reale in crisi, infrangendo le tradizionali barriere che tendono a separare l’arte dalla vita di tutti i giorni.
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Il N.I.N.A. è una galleria informale, è la casa di Nina Iadanza e Alessio Masone e, in quanto tale, non ha orari di apertura: vi si accede per appuntamento o, più liberamente, durante l’apertura della mostra.