Sindacati
Tsat di San Giorgio del Sannio, dal curatore fallimentare via ai licenziamenti

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La Uil e la Uil metalmeccanici Avellino/Benevento comunicano che il curatore fallimentare, dr. Giovanni Massoli, della Tsat spa in fallimento di San Giorgio del Sannio (sentenza Tribunale di Milano n. 381/2015 del 27.04.2015) ha reso noto che si rende necessario e indifferibile la comunicazione di licenziamento di tutto il personale dipendente a oggi in forza. A tal fine il curatore fallimentare ha specificato che allo stato non esiste alcuna prospettiva di continuazione o di ripresa dell’attività aziendale e di conseguente salvaguardia, anche parziale, dei livelli occupazionali.
Quindi, non è possibile prevedere alcuna garanzia di reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi nell’ambito del programma di intervento di Cassa integrazione guadagni straordinaria (in corso di approvazione ministeriale), né tantomeno individuare misure alternative alla dichiarazione di licenziamento.
In relazione a tanto il curatore fallimentare Massoli ha comunicato che è sua intenzione interrompere il programma di intervento di Cigs e avviare tempestivamente le previste procedure di licenziamento da indirizzarsi a tutto il personale dipendente (oggi 13 unità), senza peraltro applicare alcun criterio di legge stante il carattere generale della dichiarazione di eccedenza. Sulla base di questa comunicazione il curatore fallimentare Massoli ha lasciato la porta aperta per tenere eventuali momenti di confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori interessati.
Il curatore ha nominato il dr. Roberto Aruta, consulente del lavoro, quale riferimento logistico e organizzativo per le operazioni di confronto in sede sindacale.
“Questa vicenda – osserva Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – lascia l’amaro in bocca a tutti i cittadini della provincia di Benevento. Un’azienda che era un punto di eccellenza per il nostro Territorio, che si è ritrovata da un giorno all’altro con un fardello di debiti enorme. Pagano, come sempre, i lavoratori, tutti bravi professionisti, che si sono ritrovati senza lavoro e senza reddito. Dal canto mio, assicuro che non troverò pace sino a quando non riuscirò a far venire a galla le responsabilità a carico di coloro che hanno causato questo immenso disastro che ammonta a svariati milioni di euro!”.