Cittadini
Frana a Ponte Valentino, il cittadino De Lauro: “Lo Stato spreca e Pantalone paga”

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“In sole otto righe, le allegate foto raccontano la storia di una frana, che a Ponte Valentino non c’è mai stata. L’interessamento e la dedizione di pochi cittadini, di pochi utenti della strada hanno permesso non solo di aprire uno squarcio di luce lì dove ci sono stati oscuramenti di sole ed eclissi di luna, ma di intravedere la fine di questa sconcertante e opaca vicenda.”
E’ quanto si legge una lettera del cittadino Enrico De Lauro in cui sostiene che “l’Anas, per non spendere al massimo 10.000 € e risolvere il problema, ha preferito pagare le spese per la manutenzione dei semafori, rimandare di circa due anni il lavoro e accollare ai cittadini tutte le spese”.
“Una giornata di presenza di due volontari sul posto – si legge ancora nella lettera – la silenziosa, ma efficace azione informativa, di sensibilizzazione e di raccolta hanno infatti messo in luce i disagi e i costi imposti dall’ANAS agli utenti della strada in quasi 2 anni, l’intempestiva soluzione del problema, le spese pazze dello Stato, i costi sostenuti dai cittadini, ma anche l’inerzia degli organi deputati al servizio di controllo della sicurezza stradale.
“Abbiamo distribuito più di 1.200 volantini – continua De Lauro nella lettera – abbiamo raccolto interviste, apprezzamenti, ma anche l’indifferenza e la rassegnazione della gente. Abbiamo calcolato (per difetto) il passaggio di circa 10.000 veicoli al giorno nei due sensi di marcia, stimando una media di circa 2 occupanti per ogni veicolo. Quindi, 20.000 cittadini danneggiati ogni giorno, per un totale complessivo di quasi 11 milioni di persone in un anno e mezzo, con perdita di circa 267.000 ore di lavoro e di 1.080.000 litri di carburante”.
“Lo Stato spreca e Pantalone paga. La speranza, tuttavia, stenta a morire!” – conclude De Lauro.