Sindacati
Ospedale Rummo, i sindacati contro la Fsi: “Il resoconto della riunione con Berruti non corrisponde a quanto trattato”

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I rappresentanti sindacali componenti la Rsu, presenti alla riunione tenutasi il 17 aprile tra le sigle sindacali, la stessa Rsu e il Commissario straordinario dell’A.O. “G. Rummo” di Benevento, Giampiero Berruti, ritengono che sia necessaria una più compiuta e precisa definizione degli argomenti trattati nella riunione in quanto la sigla Fsi (Federazione Sindacale Indipendente) ha riportato alla stampa resoconti che non corrispondono pienamente a ciò che è stato trattato, discusso e deliberato. A riferirlo in una nota sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Usb.
Per esempio, – scrivono le sigle – i buoni pasto sono un argomento non all’ordine del giorno, e che non risulta essere stato minimamente trattato o menzionato, come riscontrabile dal verbale della riunione. I buoni pasto, quindi, diventano un elemento di pura e demagogica propaganda sindacale.
In merito ai fondi contrattuali, e nello specifico al loro utilizzo, tutti i rappresentanti sindacali hanno chiesto e sollecitato l’Azienda all’applicazione dell’art. 35 del CCNL riguardante le progressioni economiche orizzontali per il personale del comparto.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno vi era l’applicazione dell’art. 44, relativa all’indennità antitubercolare, tematica promossa dalla Fsi, ma che risulta non più erogabile, come fatto rilevare nella riunione, in quanto abrogata dal decreto legge n. 112 del 25.06.2008. Le parti si sono autoconvocate per il 4 maggio 2015, stabilendo due incontri settimanali per discutere del seguente ordine dei lavori: 1) paziente critico con proposta del servizio infermieristico; 2) fondi.
“Ci auguriamo che per il futuro – commenta Roberto Remo Nilo, Rsu Uil Fpl – si faccia informazione corretta e si evitino comportamenti propagandistici e demagogici. Dare false aspettative ai lavoratori è quanto di più brutto si possa fare nell’esercizio del mandato sindacale. Quindi, per il futuro, saremo vigili e non consentiremo il ripetersi di simili atteggiamenti”.