POLITICA
“Governance poll”, Fausto Pepe tra i sindaci meno amati d’Italia: il primo cittadino di Benevento è al 97esimo posto
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Fausto Pepe è tra i sindaci meno amati d’Italia. A rivelarlo è il sondaggio annuale dell’Istituto Ipr Marketing pubblicato da Il Sole 24 ore. Secondo lo studio sulla “Governance poll”, il primo cittadino di Benevento è al 97° posto della classifica, su 99 posizioni rilevate, con un gradimento del 45%, 6,6 punti percentuali in meno rispetto a quando è stato eletto nel 2011 con il 51,6%.
Resta invariato rispetto allo scorso anno il piazzamento in classifica, anche se migliora la percentuale di gradimento, che nell’ultima analisi aveva toccato il punto più basso con il 43% di gradimento.
La statistica dell’istituto, del resto, tiene conto di diversi avvenimenti. Il numero uno di Palazzo Mosti, infatti, si trova alla scadenza del suo secondo mandato e nel corso di questi ultimi anni ha dovuto fare i conti con la spendig review e i numerosi tagli alle amministrazioni locali. Una carenza di fondi che certamente ha ridotto la capacità di spesa e di intervento dell’Ente. Le inchieste giudiziarie, i problemi della città – non ultime l’emergenza casa e la vicenda degli spazi sociali – sono solo alcune delle problematiche che nell’ultimo anno hanno toccato la sua immagine.
A questo si aggiungono anche il complesso iter del “Piano di Rientro” con il tentativo del risanamento dei debiti del Comune, la questione Amts con il parcheggio di Porta Rufina e la recentissima vicenda della mensa scolastica.
Nella graduatoria Pepe procede i colleghi di Bologna e Alessandria. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, invece, guida la lista dei primi cittadini più apprezzati nel 2015: riceve il 65% dei consensi (+5,8% rispetto a quando è stato eletto). Al secondo posto c’è Antonio De Caro (Bari) con il 64% e al terzo Giorgio Gori (Bergamo) con il 63% (+9,5%).
Secondo i ricercatori, a fare la differenza sono “i nuovi sindaci, meno ideologici ma più capaci di rispondere alla esigenza di rinnovamento che attraversa il Paese, ad irrompere sulla scena politica con tutta la forza di uno stile nuovo, e di entusiasmo giovanile”.