CRONACA
San Leucio del Sannio, rapinano un bar ma sono bloccati dopo un inseguimento: in manette tre beneventani

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Sono accusati di aver messo a segno una rapina a mano armata in un bar di via Provinciale Ciardelli, a San Leucio del Sannio. Per questo motivo, i carabinieri della Compagnia di Montesarchio hanno tratto in arresto tre giovani del capoluogo sannita, tutti pregiudicati, e denunciato per favoreggiamento personale una 24enne incensurata.
A finire in manette: il 26enne Gabriele De Luca; il coetaneo Angelo Papa Junior, già sottoposto all’obbligo di dimora a Benevento; Giuseppe Fallarino, 21 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari. Il gruppo è difeso dall’avvocato Gerardo Giorgione.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, nella notte i tre, insieme ad un quarto complice in corso di identificazione, hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale con il volto coperto e armati con una pistola. Una volta dentro,hanno rubato il denaro presente nel registratore di cassa, alcune stecche di sigarette e il borsello di un cliente.
Nella fuga a bordo di una Mercedes priva di targhe, però, si sono imbattuti nella gazzella dei carabinieri, in servizio di controllo sul territorio: immediatamente inseguiti, lungo la provinciale 9 hanno dovuto abbandonare la vettura e scappare a piedi nelle campagne circostanti.
Sopraggiunto il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, è proseguita la ricerca dei rapinatori. Sempre lungo la stessa strada dell’inseguimento, i militari hanno controllato una Fiat 500, dove a bordo era presente la 24enne denunciata che, secondo le forze dell’ordine, era in attesa della banda.
Poco dopo, nelle vicinanze dell’auto, sono stati individuati e bloccati tre dei quattro fuggitivi. Le auto, intestate alla madre del 26enne De Luca, sono state sequestrate: all’interno sono stati rinvenuti 4 foulard, utilizzati per coprire il volto durante la rapina, e una replica di pistola semiautomatica. Una parte della refurtiva – il borsello con la somma di 500 euro – è stata anche restituita al cliente derubato.
I tre, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la Casa circondariale di Capodimonte, a disposizione del magistrato di turno.