Comune di Benevento
Impianti pubblicitari a Benevento, De Nigris (Sil): “Bisogna regolamentare e mettere fine al far west”

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“Lo scorso 22 luglio la Giunta comunale, con delibera n. 109, ha lodevolmente affrontato la complessa tematica della lotta all’evasione, dell’accelerazione del recupero dei tributi non pagati, dell’efficientamento degli incassi. Tali obiettivi sono stati coerentemente riportati nella relazione previsionale e programmatica approvata con il bilancio di previsione 2014”. Così il consigliere comunale di Sud Innovazione Legalità Luigi De Nigris nel corso della commissione mobilità, sulla questione del Piano impianti pubblicitari.
“Ebbene – prosegue l’esponente della minoranza di Palazzo Mosti -, un comune che decide di contrastare l’evasione ma nel delicato settore della pubblicità fa finta di niente e rinuncia ad ogni azione, non è credibile. Amministratori che consentono l’invio di lettere a migliaia di concittadini perché presumono una loro omessa o infedele dichiarazione per la Tarsu o la Tares, ma poi si piegano al fiorente ed illegale business degli impianti pubblicitari, non sono attendibili. Ogni assessore e consigliere comunale dovrebbe quindi porsi le seguenti domande per comprendere quanto sia coerente il suo operato: gli impianti pubblicitari presenti sulle strade della città che amo e amministro, sono conformi alle norme ed al vigente regolamento? Coloro che li hanno installati sono stati autorizzati? Hanno pagato le imposte previste?
Tre semplici domande – prosegue De Nigris – per scoprire una piaga che nel corso degli anni non si è mai voluto curare e guarire. Questa diffusa illegalità, che può essere sicuramente affrontata con gli strumenti oggi a disposizione, è verificabile presso l’ufficio comunale che nel 2010 ha realizzato un censimento degli impianti pubblicitari. Dallo stesso emerge che ben 242 impianti risultavano privi di autorizzazione nonostante coprissero una superficie di circa 1.642,32 mq. Su una superficie complessiva di circa 3.436 mq di spazi pubblicitari circa la metà era (ed è) irregolare.
Continuare in questo “far west” della cartellonistica pubblicitaria – attacca il memebro dell’opposizione – , dove tutto sembra ancora da scoprire, da costruire, dove la legge ancora non è arrivata, significa permettere l’abusivismo, consentire un’evasione tributaria che costa alle casse comunali svariate centinaia di migliaia di euro, favorire l’esercizio di una concorrenza sleale tra aziende del settore. Non si può più sostenere che tutto cambierà con l’approvazione di questo nuovo piano. Per intervenire non c’è bisogno di nessun nuovo piano. In questo settore, in caso di condotta illecita, il vigente regolamento e le norme di riferimento prevedono sanzioni pecuniarie, l’immediata copertura della pubblicità e la rimozione degli impianti abusivi.
Sono sicuro – conclude la nota – di poter trovare su questo argomento un ampio consenso tra i consiglieri di maggioranza e di opposizione già a partire da questa commissione mobilità. Tuttavia, se ciò non dovesse accadere, preannuncio la presentazione di un’interpellanza comunale e la contestuale richiesta di intervento dei competenti organi ed autorità”.