Titerno
Imu agricola, Di Marzo (FI): “Spostiamo le sedi legali dei Comuni oltre i 600 metri d’altitudine’’

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“Il presidente della seconda sezione del tribunale amministrativo regionale del Lazio, Filoreto D’Agostino, non ha concesso una ulteriore proroga della sospensiva del decreto interministeriale che fissa i criteri per il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli che era stata chiesta dai ricorrenti. Il giudice però si è impegnato ad emettere in tempi brevissimi, forse anche in giornata, una “ordinanza monito” con cui si invita il governo ad intervenire”. Così il coordinatore di Forza Italia Giovani San Lorenzo Maggiore, Gabriele Di Marzo, in una nota inviata alla stampa per commentare l’imminente pagamento dell’imposta.
‘’Attualmente, stando così le cose, i contribuenti – spiega Di Marzo – saranno chiamati a versare il dovuto entro lunedì 26, un margine sottilissimo che obbliga il governo a intervenire d’urgenza per non dare adito a migliaia di situazioni di insolvenza. A quanto riferisce il Sole 24 Ore, sarebbe ancora in vigore un’altra sospensiva, che avrebbe bloccato il decreto fino al 4 febbraio.
Una cosa è certa – prosegue Di Marzo – il governo deve intervenire al più presto per mettere ordine in questa tortuosa disciplina. Questa situazione di continui rinvii comincia a stancare. E’ ora che il Governo prenda una decisione. Si deve concedere in extremis una proroga per evitare l’ennesimo caos fiscale. Ripeto ancora una volta: il 70% di proprietari di terreni agricoli del Comune di San Lorenzo Maggiore,sarebbero colpiti da questa ulteriore tassazione. Il vero rischio e’ l’abbandono di piccoli e medi appezzamenti di terreno. Lo stesso discorso si potrebbe estendere a buona parte del Sannio”.
A tal proposito Di Marzo, lancia una provocazione a tutti i 48 Comuni del Sannio che si trovano tra i 280 e i 600 metri d’altitudine, che sarebbero costretti a pagare. ‘’Avendone la possibilità – copnclude il coordinatore di Fi -,spostate la sede legale del vostro Comune oltre i 600 metri. La provocazione non e’ nuova. Tempo fa e’ stata lanciata dall’amico e sindaco di Piobbico, paesino della provincia di Pesaro-Urbino, Giorgio Mochi, che a raffica è stato seguito da molti comuni d’Italia. Oltre la provocazione,il ritorno per molti piccoli e medi possessori di terreni agricoli, sarebbe ottimo”.