Titerno
Imu sui terreni agricoli, Di Marzo (FI): “Rivedere i criteri di valutazione”

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‘’Siamo alle solite, un governo che non sa dove trovare coperture finanziarie per circa 350 milioni di euro, cerca come sempre di tassare le fasce più deboli. Questo perché non si riescono a trovare le coperture finanziarie per il famoso bonus di 80 euro mensili di cui ne sono beneficiari solo alcuni”.
Lo scrive in una nota Gabriele Di Marzo, coordinatore di Forza Italia Giovani di San Lorenzo Maggiore, che interviene sulla questione dell’Imu sui terreni agricoli.
“Per fortuna, – aggiunge – sembra tutto rinviato a giugno. Ma questi rinvii hanno sapore di un ‘’comunque vada, pagherete’’, che non mi trova affatto d’accordo. San Lorenzo Maggiore – continua nella nota – è un paese che si trova a 330 metri s.l.m. e quindi,secondo i vecchi criteri, non avente diritto ad alcuna esenzione, che invece beneficia i comuni sopra i 600 metri di altitudine.
L’economia del nostro paese si basa principalmente sull’agricoltura,con la produzione in particolare di eccellenti vini ed olii. Non è affatto concepibile che, dopo un anno di duro lavoro, un piccolo produttore che non rientra nella categoria dell’imprenditore agricolo o coltivatore diretto, debba pagare una tassa sui propri terreni agricoli. Considerando il fatto che,soprattutto nell’ultimo quinquennio, i prezzi dell’uva ad esempio, sono estremamente bassi, – prosegue – mi sembra vergognoso chiedere ancora altre imposte. Se andiamo avanti di questo passo, e non si guarda in modo serio al settore agricolo, le aree interne in pochi decenni saranno completamente deserte ,e molti terreni saranno completamente abbandonati.
Auspico, dopo questo rinvio, – conclude Di Marzo – che i criteri di valutazione vengano rivisti, tenendo in considerazione alcuni casi particolari, come potrebbe essere il Sannio, affinché non si colpisca ancora di più una fascia già fortemente penalizzata”.