Medio Calore
Imu sui terreni agricoli, il sindaco di Apice pensa di spostare la sede del Comune sopra i 600 metri di altitudine

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“L’Amministrazione Comunale di Apice sta valutando, a seguito di discussioni e problematiche sorte in relazione al pagamento IMU sui terreni agricoli (così come stabilito dal decreto legge 66/2014) di trasferire la sede comunale ad una altitudine che garantirebbe l’esenzione al pagamento della stessa”. A comunicarlo è il sindaco del Comune sannita, Ida Albanese, in una nota diffusa alla stampa.
“Si precisa – prosegue il primo cittadino – che con tale decreto, per definire la geografia dei pagamenti, il Governo ha in sostanza diviso i Comuni in 3 fasce, sulla base dell’”altitudine al centro” misurata cioè nel punto in cui si trova il Municipio: esenzione totale prevista solo per i Comuni con altitudine superiore a 600 metri; esenzione per coltivatori diretti ed imprenditori agricoli dei Comuni compresi fra 281 e 600 metri; nessuna esenzione prevista per i Comuni al di sotto dei 280 metri (fascia in cui purtroppo ricadrebbe il Nostro Comune).
Già nei giorni scorsi – precisa la nota – avevamo preso posizione in merito alla questione essendo stato inserito il Comune di Apice in una classe di appartenenza che assume come dato di riferimento l’altitudine della sede del municipio non realista rispetto alla totalità dell’estensione comunale che ha come altitudine media circa 390 metri. Altra anomalia che verificheremo è il dato in possesso dell’ISTAT che pare ponga l’altitudine della sede comunale a quota 225 metri che farebbe riferimento alla quota dell’ex municipio di Apice vecchia e non dell’attuale in piazza della Ricostruzione.
A tale ingiustizia da parte del Governo centrale, che ancora una volta colpisce le fasce più deboli ed in crisi, l’Amministrazione Comunale – spiega Albanese – risponde con l’intendo di spostare la sede istituzionale del comune in strutture posizionate ad altitudini maggiori. Tutta la discussione sarà portata nel consiglio comunale di prossima convocazione, ponendo anche all’attenzione delle opposizioni il gravoso problema e si chiederà di votare, attraverso una proposta di delibera consiliare, il trasferimento della sede municipale in una località più alta del territorio.
Il lato tragico della vicenda – attacca il sindaco – ha una doppia sfaccettatura: da una parte vedremo i proprietari di terreni agricoli (che fino ad oggi sono stati totalmente esenti in virtù della loro appartenenza ad un comune montano), costretti a pagare una tassa che graverebbe ulteriormente sulla già fragile economia locale agricola in cerca di riscatto e riconversione dovuta alla crisi della tabacchicoltura, e dall’altro la riduzione nei confronti dell’Ente dei trasferimenti da parte dello stato centrale. A tal proposito il sito del ministero in data 02/12/2014 ha previsto un taglio di trasferimenti pari a 164.083,27 euro sulla base del presunto maggior gettito derivante con la voce “riduzione maggiori introiti IMU terreni agricoli” che i cittadini interessati dovrebbero pagare entro la data del 16 dicembre 2014 sempre qualora non venga confermata una proroga. Se poi si pensa che tutto nasce da un testo di decreto legge che ha per titolo ‘Semplificazione in materia tributaria’ si capisce cosa significhi chiarezza, trasparenza e semplificazione. In pratica dal fondo di solidarietà comunale viene tolta una cifra equivalente al presunto introito che i Comuni ricaveranno dai terreni agricoli che finora non avevano pagato l’IMU.
Riteniamo – conclude la nota – che questo sia un atteggiamento immorale nei confronti di una popolazione che con grande fatica si sforza di far quadrare i propri bilanci familiari. Sono una serie di discrasie di fondo che secondo noi vanno considerate, valutate e discusse per porre in essere tutte quelle iniziative che potrebbero garantire l’esenzione totale del tributo”.