POLITICA
Imu sui terreni agricoli, Izzo (FI) chiede alla Provincia e ai Comuni di deliberare contro la tassazione

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I proprietari di terreni dovranno versare entro il 16 dicembre l’IMU relativa all’anno 2014. In buona sostanza per quella data, salvo stravolgimenti dell’ultima ora, avremo un’ulteriore tassa, oltre al versamento del saldo dell’imposta dovuta per il 2014 (IMU), nonché al versamento dell’imposta dovuta per il 2014 (TASI). Tale nuova imposizione è dovuta poiché il governo doveva trovare le coperture per il bonus degli ottanta euro di recente attuazione ( D. L.66/2014).
Appare ancora più illogica la “vessazione” per i proprietari dei terreni, poiché interviene dopo un ventennio di esenzione dall’imposta, per coloro che possedevano i terreni in aree montane e o di collina, non consentendo altresì, attesa peraltro la recente normativa di riferimento, alcuna pianificazione per soggetti deputati al pagamento ne tantomeno alcuna dilazione, poiché il versamento avviene in un’unica soluzione.
Il decreto, così come contemplato nell’art. 22, comma 2, del decreto 66/2014 (convertito dalla L. 89/2014), di natura non regolamentare del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, e dell’interno, allo stato ancora è stato emanato, ma il testo di imminente attuazione, limita l’esenzione dall’IMU per i terreni agricoli, diversificando tra quelli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
In dettaglio: nei comuni sopra i 600 metri i proprietari continueranno a non pagare l’IMU, al di sotto di questa altitudine sui terreni non posseduti da agricoltori professionali e coltivatori diretti bisognerà pagare l’imposta comunale, mentre sotto i 281 metri pagheranno tutti, con tariffazione diverse. E’ evidente che anche il criterio è sbagliato, ovvero altitudine sul livello del mare di ogni comune calcolata in corrispondenza dell’altezza del municipio; poiché la sede del municipio, spesso è costruito a fondovalle e pertanto non “reale” rispetto alla concreta estensione del territorio, producendo per l’effetto un’evidente disparità di trattamento per i proprietari di terreni agricoli nei comuni montani e quelli che si trovano in comuni collinari.
La situazione evidentemente è di grande nocumento per l’agricoltura beneventana. Il regime vigente esenta 70 centri su 78, nel mentre con la normativa di imminente emanazione solo undici restano completamente esentati.
Il senatore Cosimo Izzo (Forza Italia), che si è incontrato in questi giorni con innumerevoli Sindaci, Amministratori Locali ed agricoltori ed insieme hanno deciso di invitare tutti gli amministratori comunali e provinciali affinchè per il tramite di un deliberato di Giunta e/o di Consiglio Comunale sollecitino i Ministeri competenti a ritornare sui propri passi al fine di evitare un ulteriore duro colpo all’agricoltura in generale, ma in particolare a quella sannita che già versa in evidenti difficoltà.