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Il prefetto Galeone incontra i presidenti dell Comunità Montane. Presenti anche Fucci e Abbate

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Questa mattina il prefetto Paola Galeone ha presieduto l’incontro richiesto dai Presidenti delle tre Comunità Montane esistenti nella provincia per l’esame delle ormai annose problematiche che interessano gli Enti.
Alla riunione hanno preso parte oltre ai Presidenti delle Comunità Montane del Fortore, del Taburno e del Titerno-Alto Tammaro anche l’assessore regionale Fucci e il consigliere Abate.
Nel corso dell’incontro è stata rappresentata la situazione di grave difficoltà in cui versano le Comunità Montane, sia sotto il profilo ordinamentale, in quanto, nelle more della legge regionale di riordino, i predetti enti vedono compromessa la credibilità e la incisività di funzioni e compiti, sia sotto il profilo finanziario, che non consente di corrispondere ormai da anni le spettanze maturate agli operai forestali e, da ultimo, nemmeno ai dipendenti amministrativi.
A tale ultimo riguardo i Presidenti nel sottolineare che le Comunità, quali enti delegati dipendono interamente dai trasferimenti regionali, non disponendo di risorse proprie, hanno lamentato che i fondi destinati a coprire la relativa spesa, pur introitati sulla contabilità regionale, sarebbero irregolarmente trattenuti, generando ulteriori difficoltà, in precedenza non registrate, anche nei confronti del personale amministrativo.
Gli esponenti regionali hanno riferito in ordine alle attività già poste in essere nonché alle iniziative programmate dai rispettivi organi di appartenenza, facendo specifico riferimento all’adozione di atti deliberativi di innalzamento dei tetti di spesa in deroga ai vincoli del patto di stabilità, ed hanno, altresì, espresso la propria disponibilità a seguire ulteriormente, nella competenza, le problematiche rappresentate per ogni consentito intervento a sostegno delle relative tematiche che rivestono un peculiare rilievo economico e sociale per le aree interne.
Il Prefetto, recependo l’invito rivoltole, ha già provveduto ad interessare la Regione per accelerare la sollecita definizione degli auspicati provvedimenti che possano consentire di corrispondere, in tempi brevi e certi, alle rivendicazioni economiche del personale al fine di dare risposta al diffuso disagio sociale, nonché all’esigenza degli enti di avere fondate prospettive in ordine al proprio ruolo e funzioni nell’attuale quadro istituzionale della Campania.