Sindacati
Patto Territoriale, i sindacati attaccano l’amministrazione comunale

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Le segreterie locali di Cgil, Cisl e Uil, sono intervenute con una nota congiunta in merito al Patto territoriale votato lo scorso giovedì al Consiglio Comunale di Benevento e attaccano l’amministrazione cittadina.
“Il Patto territoriale – scrivono – è (fu …!) uno degli strumenti della cosiddetta Programmazione Negoziata introdotto da una Legge nazionale del 1996 (n.662) che – nel rispetto di funzioni e competenze dei livelli istituzionali – rappresentò la modalità per individuare azioni e programmi di tipo produttivo ed infrastrutturale, attraverso l’utilizzo di fondi pubblici e privati. Ma l’elemento caratterizzante, fortemente innovativo per l’epoca, fu il ricorso (codificato!) alla concertazione tra i diversi attori socio-istituzionali: Enti Locali, Regioni, rappresentanze sociali e produttive, associazionismo, ecc., finalizzata all’elaborazione di progetti condivisi di sviluppo locale.
Il patto territoriale, in altre parole, – continuano – costituiva la sintesi finale di un percorso di concertazione “dal basso” tra gli attori sociali nel quale veniva esaltato il ruolo del partenariato socio-economico-istituzionale, alla base del quale vi furono – nel Paese ma soprattutto al Sud – numerose attività di animazione per lo sviluppo. Se volessimo, mediaticamente, indicare un “padre” di tutto questo potremmo fare, senza tema di smentita, un solo nome: Giuseppe De Rita.
Ordunque: nessuna velleità storiografica da parte nostra; solo il tentativo – spiegano le sigle – di rinverdire la memoria a chi, come l’Amministrazione Comunale di Benevento, ritiene che decidere su rinascite, più o meno utili, di tale strumento costituisca esclusivo appannaggio della politica e delle pubbliche Assisi. Ci auguriamo che ad esser bypassato sia stato solo il Sindacato Confederale, avendo magari la Giunta “informato” o “negoziato” con gli altri l’idea di ripristinare uno strumento di … “proprietà (absit iniuria verbis!) comune”.
Ma perché mai – allora – le nostre Organizzazioni Sindacali che subiscono gli effetti di tali plateali “distrazioni” dovrebbero sostenere le scelte di sviluppo proposte dall’Ente Comune? Solo per anacronistici campanilismi? Di questi tempi … è un po’ poco !
Ciò che è accaduto con la votazione consiliare di giovedì scorso sul tema, – concludono – dimostra che nessuno di noi può essere accusato di non voler o saper sostenere adeguatamente i progetti di sviluppo della Città. Per testimoniare che è vero esattamente il contrario, attendiamo inviti e convocazioni”.