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Movimento Città Sostenibile: “Calata Olivella, degrado a cielo aperto in pieno centro storico”

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Nota del Movimento Città Sostenibile, che denuncia lo stato di degrado di Calata Olivella, la stradina e porta di accesso al quartiere Triggio di Benevento.
“Noi del Movimento Città Sostenibile continuiamo il nostro percorso nella Benevento che non va ed oggi siamo nel cuore storico della città, precisamente a Calata Olivella il caratteristico e antico vicolo che porta al rione Triggio e da li all’Anfiteatro Romano parte storica di Benevento.
Per darvi un’idea siamo a pochi metri dalla famosa via Episcopio che tanto ha fatto parlare di se e altrettanti dall’Arco del Sacramento di epoca Romana, siamo in un vicolo storico lasciato morire a se stesso con un decadimento dell’intera aria in pieno abbandono, come lo dimostrano le nostre foto!
Tutto questo sa di assurdo e di incomprensibile perché in questo luogo storico, nonostante vi sia un’ordinanza di chiusura dello scorso 21 maggio, che non risolve il problema, la zona compreso il vicolo è in uno stato pietoso, dove vi si trova di tutto: escrementi, bottiglie…. e quant’altro!
L’ordinanza di chiusura non ha risolto il problema anzi lo ha affossato e i risultati sono sotto gli occhi di tutti in special modo delle autorità religiose (Curia Arcivescovile) che sono ubicate a quattro passi e di quelle Politiche, che non muovono (ordinanza a parte) un solo dito per riportare alla normalità questo affascinante scorcio della Benevento storica.
Noi come Movimento Città Sostenibile diciamo basta a questo continuo degrado e che è giunto il momento, non di chiudere la strada, con una semplice transenna, ma di bonificare tutta l’aria e riaprirla, facendo risplendere e rivivere il vicolo storico di Calata Olivella e tutta la zona.
Questo bisogna fare! E questo si deve fare! e con forza ci rivolgiamo al Sindaco e all’Assessore al ramo affinché venga eliminato questo scempio a cielo aperto! per ridare dignità a questa storica area e ai suoi abitanti. Perché oggi Sindaco, Assessore tutto questo è una vera offesa ad una città Simbolo dell’Unesco”.