Comune di Benevento
Benevento, il consigliere comunale Orlando: “Costruire nuova idea per la città tutelando il territorio”

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A pochi giorni dalle seduta di Consiglio Comunale relativa all’approvazione del Bilancio di Previsione per l’esercizio 2014, il consigliere comunale Nazzareno Orlando ha cercato di disegnare scenari futuri non tralasciando analisi sull’attualità.
“Costruire una nuova idea per la città! E’ questo – scrive Orlando in una nota – l’unico obiettivo possibile su cui cominciare immediatamente ad operare. L’argomento può apparire banale e scontato ma non lo è affatto! L’Amministrazione Pepe, in realtà, in questi anni ha operato senza una visione unica e senza alcuna opzione che tentasse di coinvolgere concretamente la comunità.
Questo suo metodo basato esclusivamente su individualismi esasperati e su un riduttivo gioco dei singoli…se da un canto ha potuto essere d’aiuto (elettorale) per alcuni, dall’altro ha lacerato il tessuto sociale cittadino creando nuove fratture e favorendo la rinascita di vecchie logiche assistenziali che potevano e dovevano essere archiviate definitivamente.
Fratture che, alla luce di recenti “episodi”, appaiono sempre più evidenti e collegabili alle faide già in atto all’interno del PD per le candidature alle Regionali.
Nasce,dunque, – aggiunge nel comunicato – la concreta esigenza di attivare un ragionamento che sappia risvegliare entusiasmi sopiti e induca ad impegnarsi ed operare le menti migliori presenti sul territorio che hanno l’obbligo di suggerire e costruire un futuro migliore per la propria città e per tutti coloro che al suo interno vivono ed operano.
Benevento è, in tal senso, – sottolinea l’esponente dell’opposizione – città di grandi tradizioni e di sani valori che sono stati gradatamente sommersi da un grigiore asfissiante figlio di un trasversalismo non solo politico ma anche culturale e professionale. Per rompere tali schemi è opportuno che ognuno si faccia carico del proprio ruolo reclamando a gran voce partecipazione ed ascolto.
E’ indispensabile, dunque, recuperare un senso di solidarietà e socialità diffusa. Per farlo bisognerà trovare un punto di equilibrio che, partendo dalla tutela del territorio stesso,sappia puntare su tre, quattro opzioni prioritarie su cui far convergere impegno e finanza.
La situazione economica della città e quella del Comune (soprattutto alla luce dei prossimi passi amministrativi che faranno lievitare le tasse e aumentare i tagli ai servizi), inquadrata nel contesto nazionale e perché no europeo, non è assolutamente rassicurante! In primis bisognerà invertire una pratica basata solo sullo sviluppo in termini di cementificazione (per certi versi irrazionale e senza nessun riscontro reale) e cambiare rotta puntando, di contro, su uno sviluppo reale basato sui nostri tesori (non tanto nascosti) che vanno da quelli storico culturali a quelli paesaggistico –ambientali,da quelli turistici a quelli legati alle nostre produzioni agricole e ai nostri sapori ancora esclusivi.
Non sarà semplice fare ciò – continua nella nota – ma bisognerà provarci con intelligenza, strategia, impegno, costanza ed amore per quel che si fa e per quel che si spera di poter realizzare. E’ altresì fondamentale battersi per una equità di partenza che veda i soggetti più in difficoltà e quelli non garantiti al centro del ragionamento.
Partire da loro significherà comprendere che non è più il momento della politica “che pensa solo a se stessa” ma quello dell’impegno vero che sappia cogliere le opportunità derivanti dalle differenze ,siano esse sociali che politiche ,per dipingere un quadro con i colori della generosità e della giustizia sociale.
Si aggiunga, a tutto ciò, una incontestabile esigenza di legalità che dai protocolli teorici sappia arrivare alle buone pratiche. Saranno questi solo alcuni possibili temi su cui aprire un confronto se si avrà davvero voglia di farlo. Tutelare il territorio dovrà restare, come già detto, una priorità imprescindibile.
Tutelarlo dagli assalti che ne potrebbero condizionare l’ecosistema e dalle aggressioni ambientali che lo vorrebbero far divenire terra isolata a disposizione solo di chi ha più “voce”. Per quanto riguarda tutto ciò, dunque, – conclude Orlando – cominceremo da subito (senza indugi e senza tentennamenti) la nostra battaglia, nella speranza di poter trovare lungo il percorso vecchi e nuovi amici e col desiderio di coinvolgere intelligenze, passioni e professionalità”.