Valle Telesina
Alta capacità, la lettera di un cittadino di Telese Terme preoccupato per il possibile spostamento del percorso

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Dopo la conferenza stampa del sottosegretario Del Basso De Caro e le note inviate alla stampa dal sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano, in merito all’eventuale cambio di percorso della linea ad alta capacità Napoli-Bari, Giusppe Perugini, un cittadino della Valle Telesina, ha inviato una nota per commentare questa eventualità.
“Nel progetto preliminare sulla tratta Frasso Telesino-Vitulano redatto da ITALFERR e RFI si evince nello specifico che dalla stazione di Amorosi il percorso avrebbe lasciato il vecchio tracciato (in quanto passa sotto un costone da un lato e dall’altro si trova la zona alluvionale del fiume Calore) per immettersi in un tracciato sotterraneo che va più a monte di questa vecchia linea.
Alla fine di questa galleria va ad immettersi sul vecchio tracciato esistente e prosegue passando per l’attuale stazione fino ad un uscire dal territorio di Telese Terme.
Mentre il percorso alternativo, cosi come ha deciso la nuova amministrazione, passerebbe sotto il costone e sopra il fiume e proseguirebbe sempre nella zona bassa, a sud-est di Telese.
Il tracciato, come vuole l’amministrazione, è di circa 5 km e costeggerebbe un parco fluviale, un corridoio faunistico ed una zona alluvionale, passando sopra il Calore con 2 ponti.
Come tutti sappiamo la zona alluvionale (zona rossa redatta dall’autorità di bacino) ha come funzione principale quella di poter far esondare le piene del fiume Calore. Piene dovute alle precipitazioni meteorologiche.
Ossia l’acqua in eccesso rispetto alla normale portata del fiume fuoriesce in queste zone evitando così l’inondazione dei centri urbani. Nel mese di agosto abbiamo assistito allo svuotamento della diga di Campolattaro e in piena estate abbiamo visto salire il livello del fiume per alcuni metri.
Allora mi chiedo: in un periodo invernale di pioggia e in un’emergenza di svuotamento della diga cosa può succedere?
Mi chiedo: quali sono i costi che paga la cittadinanza e quale impatto ambientale avremo? Ma soprattutto, nel nuovo tracciato del comune bisogna fare anche una nuova stazione che verrebbe collocata sempre nella zona alluvionale.
Ci sono città che hanno le stazioni al centro e con i mezzi pubblici raggiungono le periferie. Centri che nascono e si sviluppano intorno a queste stazioni, in modo che chi usufruisce di tali servizi può anche raggiungere a piedi gli uffici o altri luoghi di destinazione. Per non parlare poi della sicurezza che è sempre più da gestire sia in centro che in periferia”.