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Cittadini

La vicenda di un operaio in difficoltà tra burocrazia e tribunali: “Voglio solo ciò che mi spetta per la mia famiglia”

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Diritti negati, la lentezza della macchina burocratica e la difficoltà di occuparsi dei bisogni della propria famiglia. Questi sono solo alcuni aspetti della vicenda umana di Giuseppe Mercuri, operaio 49enne di San Marco dei Cavoti, impegnato da quattro anni in una logorante battaglia per ottenere il rispetto dei propri diritti.

La storia ha inizio nel 2010, quando l’uomo cita davanti al giudice del lavoro una ditta per la quale ha lavorato dal luglio del 2008 al settembre del 2009 senza ricevere alcuna retribuzione. Il magistrato gli dà ragione.

Una vittoria effimera, però, per il 49enne che da allora inizia il suo pellegrinaggio tra Tribunale, Procura, Questura e Prefettura. La ditta condannata, infatti, nel frattempo è in liquidazione: Mercuri, dunque, non può avere i soldi che gli spettano e che il giudice gli ha riconosciuto.

Dopo anni di battaglie legali alla fine decide di pignorare un terzo soggetto, debitore della ditta per la quale lavorava. Il terzo soggetto in questione è il Comune di Pago Veiano.

L’Ente comunale fortorino liquida 3mila euro all’operaio, su richiesta della Prefettura, in quanto somma disponibile nelle casse comunali. Gli altri 7mila però devono giungere nelle disponibilità dell’amministrazione passando dallo Iacp e dalla Regione Campania.

Un quadro complesso fatto di rimandi e rimpalli di responsabilità tra le istituzioni che ha portato il cittadino a tentare il suicidio nel luglio 2014, stendendosi sui binari della stazione ferroviaria.

Dopo questo estremo tentativo il Comune di Pago Veiano è intervenuto liquidando altri 3.500 euro, senza attendere l’invio delle risorse da parte della regione. Una boccata d’ossigeno che è durata poco: dal mese di luglio ad oggi, infatti, nessuno si è più occupato del caso.

Una vicenda drammatica che, però, ha anche il merito di mettere in evidenza la difficile situazione che vivono gli Enti locali. Il Comune, infatti, dopo aver anticipato parte della somma resta ancora in attesa del versamento da perte delle Regione. Soldi che non serviranno a pagare solo il signor Mercuri, ma anche altre imprese.

“Per il nostro concittadino – ha spiegato il sindaco di Pago Veiano, Mauro De Ieso – abbiamo anche messo in campo politiche di welfare oltre ad avergli assegnato una casa di proprietà pubblica. Restiamo al fianco della comunità, nonostante i sindaci dei piccoli comuni è affidato un carico di responsabilità enorme, senza, però, fondi adeguati”.

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