Valle Telesina
Telese Terme, all’ordine del giorno del Consiglio comunale la costruzione della nuova linea ferroviaria Napoli-Bari

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Dopo l’incontro avuto con il Sottosegretario di Stato, Umberto Del Basso De Caro, con Costantino Boffa e i vertici di Ferrovie dello Stato, presso la sede di Roma del Ministero dei Lavori Pubblici, il sindaco Pasquale Carofano ha ritenuto doveroso inserire nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale, previsto per il prossimo 30 settembre, anche la questione concernente la costruzione della nuova linea ferroviaria Napoli-Bari, che interesserà pure il territorio della città di Telese Terme.
Il tema portato all’attenzione dei suddetti convenuti ha riguardato la necessità di prevedere una modifica al progetto preliminare che oggi ipotizza il raddoppio della ferrovia nella zona Piana e a seguire sullo stesso tracciato entrando in città, facendo rimanere la stazione nello stesso punto dove attualmente si trova.
L’alternativa a tale idea progettuale, portata avanti da questa Amministrazione, fin dal 2010, è quella di spostare il tracciato a sud-est del territorio, verso il fiume Calore, per evitare una lacerazione del tessuto urbano ed una più profonda ferita nel cuore del paese che comprometterebbe irrimediabilmente un armonico sviluppo non solo di Telese ma di un più ampio comprensorio.
Basti pensare solo al fatto che la suggestiva e fattibile idea di creare un percorso ciclabile e pedonale, in sostituzione del vecchio tracciato, in una delle più belle cornice naturali che il paesaggio offre, dovrebbe interrompersi proprio alle porte di Telese senza più proseguire verso il territorio di Amorosi.
Verrebbe definitivamente compromesso il lago di Telese, una delle più belle risorse ambientali che oggi ci si vanta di avere, senza contare i problemi di sicurezza per il centro abitato attraversato dai treni di alta capacità.
Non da ultimo va sottolineato che l’attuale progetto preliminare porrebbe la necessità di abbattere anche diversi fabbricati con l’aggravio che la zona stazione diventerebbe un pesantissimo cantiere non più praticabile per diversi anni.