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Ruolo della Regione e funzioni delle nuove Province, l’intervento di Bosco (Uil) alla Festa del Pd Alto Sannio

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Il segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, Fioravante Bosco, è intervenuto ieri sera, in Foiano di Val Fortore, alla 2^ festa dell’Unita dell’Alto Sannio sul ruolo della regione Campania e delle funzioni della nuova Provincia di Benevento.
“In questi ultimi anni – ha sottolineato Bosco – il ruolo della regione Campania è stato del tutto aleatorio, limitandosi al risanamento dei conti, per la verità disastrati, senza confrontarsi con i vari territori per quanto riguarda lo sviluppo.
Ne hanno fatto le spese le province di Avellino e Benevento, aree interne del territorio campano, lasciate in balia degli eventi negativi nel campo della sanità, della forestazione, del trasporto pubblico locale e del settore socio-assistenziale. Meno male che l’impegno di Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario del ministero delle Infrastrutture, potrà farci recuperare un trentennio di inutili discussioni nel campo dell’implementazione delle infrastrutture viarie e ferroviarie.
Nei prossimi mesi, se tutto andrà per meglio, avremo la possibilità di iniziare i lavori per il raddoppio dell’alta capacità/alta velocità ferroviaria Napoli/Bari, del raccordo autostradale Benevento/Caianello e di una nuova tratta della strada “Fortorina” che da San Marco dei Cavoti penetrerà in zona Val Fortore. Per il futuro non dovrà essere possibile per tutti i comuni avere un’area Pip con i soli capannoni, ma senza imprese né lavoratori, evidentemente per fare un piacere a progettisti senza scrupoli, portaborse e collaudatori.
Così facendo devasteremo solo il nostro territorio, mentre resta vincente l’idea di investire nella direzione dell’agroindustria, della logistica, del manifatturiero, del turismo e delle energie rinnovabili. Nella Val Fortore deve nascere l’idea di un polo agroalimentare forte che tenga dentro anche la zootecnia”.
“Resto dell’idea – ha concluso Bosco – che la provincia di Benevento con la guida del prossimo presidente Claudio Ricci dovrà sino in fondo esperire ogni utile tentativo per recuperare il gap che ci differenzia in negativo rispetto agli altri territori. Il processo di eliminazione della parola ‘province’ dalla Costituzione sarà lungo e insidioso e non sappiamo se mai si concluderà. Resta il fatto che il Sannio ha bisogno di un ente di area vasta che sappia tenere insieme le esigenze di un territorio morfologicamente variegato.
E, quindi, l’eliminazione della provincia di Benevento, senza che vi sia qualcun altro che prenda a cuore gli interessi del Sannio potrebbe tramutarsi in un dramma istituzionale.
E’ ottima l’idea di pensare a un’agenzia unica dello sviluppo del Sannio, che tenga insieme tutti gli enti più importanti, così come fondamentale può essere il ruolo della nascente Fondazione ‘Centro studi – Provincia di Benevento’, fortemente voluta dalla Uil, che dovrà occuparsi dell’ingente patrimonio che va dalla Rocca dei Rettori, al Museo del Sannio, alla Biblioteca provinciale”.