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Ricerche petrolifere, l’assessore al Turismo di Pietrelcina: “Delusi dalla Regione. Ci difenderemo in tutti i modi”

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“Siamo delusi e rammaricati per quanto sta accadendo. Il via libera della Regione per “Case Capozzi” altro non significa che la fine del nostro territorio. Si mette a rischio la salute dei cittadini, si devasta una terra già martoriata dal punto di vista ambientale e per l’ennesima volta emerge chiara la disparità di trattamento di una “istituzione” per la quale il Sannio è solo l’ultima ruota del carro”.
Ad affermarlo in un comunicato stampa è l’assessore al Turismo del Comune di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, che interviene in merito alla questione delle indagini petrolifere sul nostro territorio.
“Ma c’è anche chi – continua Mazzone – ne fa poi una questione meramente economica, minimizzando i rischi per la salute e l’impatto ambientale; anche su questo si toppa alla grande. Pietrelcina è un’opportunità di sviluppo per l’intero Sannio, si caratterizza per l’amenità e la spiritualità dei luoghi e l’unico modello di sviluppo perseguibile per la nostra provincia si incentra sul turismo inteso nelle sue varie sfaccettature, sui prodotti di qualità e sull’agricoltura. Ma di cosa parliamo!!! Ci vogliono dare dieci per toglierci cento.
Non ci toglieranno – prosegue nella nota – la dignità, ci difenderemo in tutti i modi che la legge consente e faremo l’impossibile per tutelare e proteggere la nostra terra dal menefreghismo nazionale e regionale basato sul mero conteggio del consenso.
In effetti – conclude Mazzone -, un’area interessata di circa 300.000 persone è “troppo poco” e quindi da area interna può anche diventare area morta”.