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Legge regionale sul turismo, la Uil attacca: “Decreto fatto solo per risparmiare. Mancano strategie e pianificazione”

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“Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Pietro Foglia, ha approvato la legge regionale sul turismo (33 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti). A favore hanno votato i gruppi della maggioranza, astenuti i gruppi di Pd e Cd, contro il gruppo Pse. Hanno partecipato ai lavori il Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, l’assessore al turismo Pasquale Sommese, gli assessori Ermanno Russo, Daniela Nugnes e Bianca D’Angelo”. Così la Uil Benevento in una nota diffusa alla stampa in merito alla recente approvazione del decreto.
“Per il Presidente Pietro Foglia – scrive la Uil – si tratterebbe di una legge di primaria importanza che getta le basi per puntare sul turismo quale volano per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione. Nasce l’Agenzia regionale per la promozione del turismo e bei beni culturali (ARETUR), con l’obiettivo di attuare la programmazione regionale in materia e promuovere il turismo e i beni culturali nel territorio campano e di fare da raccordo tra le azioni dei poli turistici locali.
Tra gli organi dell’Agenzia, il Consiglio di indirizzo, nominato dal Consiglio regionale, che indica le linee programmatiche del Paino esecutivo dell’Agenzia, il direttore generale e il Collegio dei revisori dei conti. E’ stato, invece, soppresso, a maggioranza, su iniziativa dell’assessore Sommese, l’articolo 20 che prevedeva la figura dei Responsabili territoriali “che sarebbero stati incompatibili con una governance snella ed efficace” (parole dell’assessore Sommese).
La Uil – spiega la nota – si è battuta per circa tre decenni per arrivare ad avere una nuova legge sul turismo. Difatti, va ricordato che con la legge regionale n. 37/1987 dovevano nascere le Aziende di promozione turistica sul territorio. Invece, i commissariamenti sono durarti 27 anni e la legge di riordino è arrivata col colpevole ritardo di tutte le forze politiche che in questi decenni si sono avvicendati alla guida della derelitta regione Campania. Quindi, è assolutamente fuori luogo che, solo oggi, vi siano lacrime da coccodrillo.
Questa legge – conclude il sindacato – non farà decollare il turismo in Campania , ma farà risparmiare circa otto milioni di euro alla Regione che attualmente vengono spesi nel sistema degli Ept e degli Apt. Insomma, questa norma è priva degli elementi fondamentali che dovrebbero caratterizzare una legge sul turismo, come per esempio l’analisi dei flussi turistici e dei settori sui quali si intende puntare per definire una strategia di sviluppo del territorio, atteso che in Campania proprio il turismo potrebbe essere il volano dello sviluppo futuro”.