Regione Campania
Tpl, Abbate chiede di ripristinare le corse Eav Bus soppresse da Benevento verso Napoli e Caserta

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“Una inaccettabile violazione dei diritti costituzionali al lavoro e allo studio”. Così il consigliere regionale Giulia Abbate (Pd) bolla la decisione di Eav Bus – società pubblica con socio unico la Regione Campania – di sopprimere le corse cosiddette “non scolastiche” per le tratte Benevento-Napoli, Napoli-Benevento, Benevento-Caserta e Caserta-Benevento nel periodo estivo dal 1° luglio al 31 agosto.
A tale proposito il consigliere Abbate ha inoltrato formale richiesta di ripristino all’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella e ai vertici di Eav Bus. Abbate chiede in via principale il ripristino immediato di tutte le corse cosiddette “non scolastiche”, in via secondaria il ripristino di tutte le ultime corse serali.
Una richiesta urgente anche alla luce dalle veementi proteste delle associazioni dei consumatori, che già nel 2013 consegnarono una cospicua raccolta di firme all’Assessorato e alla Prefettura di Napoli.
Negli anni precedenti le stesse corse sono sempre state garantite, risparmiando così agli utenti disagi e disservizi che incidono profondamente sulla qualità della vita e sulla libertà di movimento.
“Oltre alla Costituzione Italiana che garantisce il diritto al lavoro (art. 4) e allo studio (artt. 33 e 34) – spiega Abbate – rammento che il Trattato di Lisbona riconosce la libera circolazione delle persone come diritto pieno e garantito. C’è anche da dire che così si tradisce un patto con gli utenti. Studenti universitari e lavoratori pendolari, infatti, sono spesso proprietari di un abbonamento Unico Campania. La soppressione delle corse restituisce meno servizi di quanti gli stessi hanno pagato”.
“Il periodo estivo – prosegue il consigliere regionale – non coincide tout court con la fine delle attività lavorative ed universitarie. Di conseguenza la soppressione risulta ancora più odiosa e vessatoria per i numerosi utenti per i quali il periodo estivo non significa periodo balneare”.
“La Regione Campania – conclude Abbate – non si rifugi nella canzone stonata dei soldi che mancano. Di risorse se ne sprecano fin troppe e non può essere il Sannio a pagare un prezzo così alto a una spending review insensata che fa saltare i diritti minimi dei cittadini. Vetrella dia un segnale concreto di attenzione alle aree interne. Lo sviluppo economico non basta evocarlo, ma bisogna praticarlo con scelte concrete”.