Comune di Benevento
Data Center, Orlando: “Territorio vilipeso dalla pratica delle promesse non mantenute. La città deve reagire”

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“Vi ricordate la Piattaforma logistica? La Conferenza stampa tenuta in pompa magna per evidenziare le centinaia di opportunità che avrebbe fornito ? Le migliaia di posti di lavoro, l’indotto, lo sviluppo conseguente ecc ecc? Gli anni hanno dimostrato che erano solo ed esclusivamente (se proprio vogliamo salvare la faccia) buone intenzioni! Poi arrivò l’IKEA…stesso copione! Ora è la volta del Data Center di Poste italiane! Stesse parole. Stesse aspettative….stesso incredibile scaricabarile!”.
A scriverlo in una nota inviata alla stampa è il consigliere comunale di opposizione a Palazzo Mosti, Nazzareno Orlando.
“La verità – sottolinea l’esponente di TèL – è che siamo un territorio vilipeso dalla pratica delle promesse non mantenute che bene farebbe a prenderne coscienza rompendo definitivamente quel circolo vizioso che passa dai miraggi e attraverso gli slogan giunge inesorabilmente ai nulla di fatto. Bisognerebbe dimostrare spina dorsale e carattere.
Ci troviamo, infatti, in una realtà che non dovrebbe più abboccare alle lusinghe di sirene senza dignità e senza “colore” che ancora vorrebbero custodire gelosamente il consenso sfruttando solo necessità e bisogni.
Dal Consiglio Comunale, è bene ricordarlo, spesso si alzano voci di dissenso. Voci “libere” che sono capaci anche di uscire dal grigio coro dell’appartenenza. Ma questo, diciamocelo, non basta. E’ la città tutta a partire dalla sua cosiddetta società civile che deve spezzare la catena della narcotizzazione.
Le Associazioni, i Gruppi, le persone impegnate quotidianamente nel sociale, i politici che credono nell’etica e nel servizio, tutti quelli che insomma sperano in un reale riscatto – aggiunge – devono mettersi in gioco. Devono alzare la testa e operare per il proprio e per l’altrui futuro. Non c’è più spazio per le singole richieste e per le singole speranze. O si cambia passo o è finita!
Nei prossimi mesi ci attendono appuntamenti cruciali che se apparentemente potrebbero non avere la rilevanza che gli si accredita, in effetti risulteranno essere veri e propri banchi di prova per l’intera comunità.
Provinciali-Regionali e infine Comunali – prosegue Orlando – dovranno essere veri e propri setacci capaci di mettere in atto tutto ciò che ognuno di noi definisce con parametri diversi ma che sostanzialmente si concretizza nella necessità di creare classe dirigente motivata, competente e trasparente. La situazione economica, sociale e morale della città lo impone. A maggior ragione lo richiede una profonda crisi che investe la Nazione ed in particolare il nostro Sud. Di chiacchiere sono piene le cronache.
Mancano – evidenzia il consigliere comunale – le prese di posizione forti, le assunzioni di responsabilità, i fatti e la capacità di realizzarli. Manca una visione omogenea del territorio che sappia essere competitiva. Idee dunque, ma anche persone che le incarnino. Le eccellenze ci sono, le professionalità anche, è compito prioritario di chi governa i processi motivarle. Spaccature, egoismi, coltivazioni unilaterali di giardinetti autoreferenziali, interessi singoli, patti e caminetti devono cedere il passo a battaglie capaci di coinvolgere ed appassionare. Su questo chi si porrà come alternativa dovrà puntare.
Una concezione di città – conclude Orlando – che convinca, che non sia chiusa ma aperta, che sappia coniugare interessi e prospettive. Una visione di territorio dove gli impegni presi si rispettano, costi quel che costi”.