CRONACA
Controlli nel Sannio alle attività gestite dai cinesi: sanzioni per 43mila euro

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I Carabinieri hanno effettuato, nelle scorse settimane, un capillare controllo nei confronti delle attività commerciali gestite da cittadini cinesi.
L’attività, disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento, ha interessato l’intero territorio sannita, ed è stata condotta simultaneamente dai Carabinieri delle Compagnie di Benevento, Cerreto Sannita, Montesarchio e San Bartolomeo in Galdo, in stretta sinergia con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Benevento, con l’impegno di circa 150 militari.
L’operazione che ha assunto il nome “Chinatown”, proprio per la cospicua presenza di cittadini della Repubblica Popolare Cinese nel territorio sannita, è stata rivolta al monitoraggio e controllo delle attività da loro gestite, nonché alla verifica del rispetto delle normative in materia di legislazione del lavoro, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di contrasto all’emersione del “lavoro nero”.
Complessivamente sono stati controllate 46 attività commerciali operanti in vari settori merceologici: 2 esercizi di ristorazione; 20 esercizi di vendita di capi d’abbigliamento e calzature; 24 esercizi di vendita di casalinghi, prodotti elettronici ed informatici, oggettistica varia.
L’attività più consistente ha riguardato le attività commerciali delle due ultime categorie ubicate nel capoluogo e nei Comuni di San Giorgio del Sannio, Apice, Pietrelcina, Montesarchio, Airola, Apollosa, Sant’Agata dè Goti, Torrecuso, Telese Terme, Amorosi e San Bartolomeo in Galdo, delle quali ben 20 hanno evidenziato irregolarità.
Oltre a ciò, e sempre nel corso dell’operazione, sono state anche identificate complessivamente 55 persone, tutte di nazionalità cinese, di cui 18 riscontrate irregolari e 2 assunte in “nero”.
Infatti, i controlli effettuati dai Carabinieri hanno permesso di riscontrare numerose violazioni in materia di disciplina delle attività lavorative e di sicurezza sui luoghi di lavoro, ovvero: Libro Unico del Lavoro non aggiornato, impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro, omessa consegna della copia del contratto individuale di lavoro, mancata comunicazione di trasformazione del rapporto di lavoro con conseguente determinazione di differenti trattamenti retributivi, previdenziali e fiscali, mancata denuncia nominativa di assicurazione all’Inail.
Le verifiche hanno anche permesso ai Carabinieri di poter recuperare la somma di 13mila euro circa quale recupero di mancata contribuzione. In tutti i casi, i militari hanno provveduto, oltre all’applicazione di circa 30 sanzioni pecuniarie ed ammontanti nel totale a 43mila euro circa, alle segnalazioni alle Autorità competenti al fine dell’adempimento delle prescrizioni volte al ripristino delle condizioni ottimali.