Sindacati
Vertenza Cmr, i sindacati chiedono un incontro al prefetto: “Siamo preoccupati per l’atteggiamento dell’azienda”

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“Con due recenti note le organizzazioni sindacali sollecitavano le istituzioni a tenere un incontro congiunto, volto alla disanima della delicatissima situazione vigente presso il centro di riabilitazione CMR, dove i lavoratori risultano creditori di diverse mensilità”. A comunicarlo sono le segreterie di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Fiasl attraverso una nota diffusa alla stampa.
“Diamo atto, a tal proposito, – si legge nella nota – al direttore generale Asl, Michele Rossi, della sua completa disponibilità nel ricevere le organizzazioni sindacali, alle quali ha ampiamente riportato, provvedimento per provvedimento, tutto ciò che era di propria competenza e che è stato correttamente espletato.
Sono emersi, con estrema chiarezza, – aggiungono i sindacati – i pagamenti che l’Asl ha effettuato verso il CMR, per un ammontare di circa 550 mila euro. Risorse con le quali la proprietà del centro si era impegnata all’erogazione di due mensilità spettanti ai lavoratori, e di cui invece, ad oggi, non vi è traccia alcuna. Per tale motivo, ed in via precauzionale, la stessa Asl trattiene tuttora una somma di pari importo, da destinare al Centro previo accertamento del corretto utilizzo delle risorse già incassate.
L’atteggiamento – spiega la nota – di estrema indifferenza, superficialità, evasività, disimpegno e l’assoluta mancanza di responsabilità mostrata sin qui dalla dirigenza del CMR, nei confronti dei numerosi dipendenti e verso le stesse istituzioni coinvolte, ci preoccupa fortemente. Pertanto siamo a chiedere al prefetto di Benevento, Paola Galeone, di voler convocare le parti il prima possibile, al fine di scongiurare il precipitarsi di una situazione di rabbia che si protrae da lungo tempo e che vede i lavoratori in affanno nonostante la disponibilità delle risorse loro destinate.
In attesa – conclude la nota – di un celere intervento della prefettura, le organizzazioni sindacali si riservano di istituire un sit in presso la sede prefettizia nel solo intento di velocizzare la disamina di tale grave situazione”.